Questo post
comincia con delle scuse, citando il caro Sabaku, il fatto è che mi sento un po' in colpa data la gentilezza di Rhae nel darmi consigli e il voler criticarli mi crea reale dispiacere...tuttavia mi sento in obbligo a dire chiaramente ciò che ho provato nella lettura di questo titolo, non con poca delusione.
EDIT: mi scuso anche perché letteralmente non ho avuto modo di rileggere neanche una volta il post data l'ora e quindi gli errori, specie di sintassi, si conteranno a decine, perdonatemi e chiudete un occhio per favore
E dunque, eccoci qui gentili amici, citando anche Kristoff, a questa disamina del secondo libro della trilogia dei 3 soli.
Al compimento della lettura ho trovato decisamente poche cose che mi abbiano colpito (una in particolare, ci arriverò) e tante altre cose che da un lato hanno confermato i nei del primo e dall'altro ne hanno aggiunti di altri che, questa volta, mi fanno valutare complessivamente in negativo il seguito.
Si parla sempre della "Sindrome del libro di mezzo", non devo certo star qui a spiegare a voi cosa sia; i grandi giochi però mi hanno fatto un effetto ancora peggiore. Qui Kristoff, invece di scrivere un continuo mediocre in cui non succede niente di che in vista del terzo e ultimo capitolo, scrive un libro che vuole somigliare spaventosamente al primo. Se lì c'erano gli assassini, le prove nella chiesa e gli accoliti, qui ci sono gladiatii, prove negli anfiteatri e commilitoni. Mi ha dato l'impressione che l'autore si sia svegliato un bel giorno, abbia visto il colosseo ed abbia semplicemente deciso di cambiare il tema della serie ripartendo da zero e tranciando quasi i ponti con la prima parte. I rimandi infatti sono pochissimi, i personaggi in comune, fatta esclusione per l'ultimo capitolo, sono 4 o 5 e la metà di essi non fa praticamente nulla (Zitto e Jessamine).Inoltre le doti (da assassina, non da Tenebris) apprese precedentemente servono veramente a poco se non ad intrufolarsi nel letto di Ashlinn ( e arriveremo anche a questo).
Come dicevo, i nei del primo titolo: i personaggi. I personaggi qui seguono grosso modo lo stesso destino dei loro predecessori nel mentre anche in sole 10 pagine quelli della setta riescono a fare nuovamente una figura barbina.
In particolar modo Furian, personaggio con cui ho empatizzato praticamente zero, estremamente sgradevole all'inizio (cosa non necessariamente negativa nella caratterizzazione di un personaggio, anzi) si scopre poi essere anche un grosso ipocrita e anche non particolarmente brillante. Ma tralasciando i motivi per cui fa ciò che fa, non so se definirli incoerenti o, come ho già fatto, solo ipocriti (sterminare mezzo mondo, senza un briciolo di pietà e senza vacillare un attimo, per essere discolpato dalle sue pene del passato...boh ok, avrei accettato un personaggio fanatico che vuole a tutti i costi redimersi e per farlo crede davvero che l'unica soluzione sia quella di essere santificato da Aa in persona...ma che voglia farlo continuando a strappare budella fumanti, piegandosi nello spirito e nella carne a persone difficilmente inquadrabili come pure quali Leona o Arkades...beh lo trovo incoerente. E se fosse invece anche solo ipocrita (la differenza tra ipocrita e incoerente è che in un caso è un brutto personaggio, nell'altro un personaggio scritto male), sarebbe comunque un personaggio davvero mal riuscito.
A questo si aggiunge ciò che ha caratterizzato ancor di più Cassius: fondamentalmente ci viene presentato come l'imbattuto 300 volte, acclamato con tale nome e lodato praticamente da tutti, ma che in tutto lo vediamo combattere 3 volte e in tutte e 3 le prende di santa ragione. Prima dalla Serica, poi dallo sconosciuto (Ragnar, mi pare) e infine, senza manco mezzo briciolo di combattimento epico prima, in 3 secondi ucciso da Mia....
Tolto Furian, ci sono altri 4 personaggi su cui vorrei soffermarmi un momento, Jessamine, Eclissi, Ashlinn (e di riflesso anche Mia) e Duomo.
Nell'ordine, la prima è quella che viene bruciata più di tutti, non mi piaceva e la sua morte mi avrebbe solo reso felice. Eppure, a differenza di Furian, era un personaggio scritto abbastanza bene, lei si faceva odiare ma non era una stupida o un'ipocrita; quindi qual è stato il suo ruolo? si dimostra essere una assassina più forte di Mia e più pratica di Ashlinn, ma se nel primo libro ha semplicemente il ruolo di Draco Malfoy, non concludendo nulla, qui aveva l'opportunità di ritagliarsi un ruolo maggiore (specie date le sue capacità) e invece viene tolta di mezzo senza dare nulla in cambio. Mi chiedo davvero a cosa sia servita se non a ricamarci intorno un po' dei sospetti (smezzati con Zitto, per altro) per il colpo di scena del primo libro.
La seconda, invece - per quanto questo sì, non è un difetto, è una scelta che però boh, io non avrei reso così, per quel che vale - inizialmente la leggevo come se fosse la volpe a nove code di Naruto. Me la immaginavo con un vocione che incutesse terrore e che facesse tremare le gambe per la sua imponenza (anche perchè ricordiamoci che nel primo libro faceva correre messer Cortese per la paura) e invece praticamente in ogni suo dialogo sembra un infante di 4 anni. Le frasi fatte, quelle minacce rivolte al suo corrispettivo felino che sembravano più delle scaramucce tra bambini...anche nel capitolo incentrato proprio su loro due, quando parlano del fatto di aver reso Mia una stronza spietata come non era mai stata prima (cosa che poi non ha senso dato ciò che effettivamente succede...anche qui ne parleremo tra poco).
La terza. Ashlinn. Ash per gli amici e/o per le amanti. Qui mi sono già espresso su telegram ma trovo doveroso dover riscrivere brevemente il tutto. Molto velocemente: anche lei, assieme a Mia, mi sono sembrate molto incoerenti come personaggi nello sviluppare la loro relazione. Abbiamo da una parte quella che ha portato alla morte di metà chiesa Rossa solo per vendicare il padre e che invece non ha nessun problema nel perdonare la morte di suo fratello per mano di Mia (anzi, ad Osrik c'è giusto giusto un accenno per ricordarci che quello era il suo nome, poi fine, chi se ne frega dei fratelli) e dall'altra quella che ha tre libri a suo nome dedicati a come voglia vendicarsi di questo o quell'altro personaggio ma che, sebbene l'autore provi più e più volte a dirci che è spietata e senza cuore, fa anche capire in realtà che è buona, ha amato Tric (e per lui ha fatto tutto ciò che ha fatto) ha liberato i Gladiatii, ha provato pena per Leona; si riscopre lesbica e perdona l'omicidio crudele e ingiusto del suo primo amore solo perché ha la vagina in fiamme (e boh, nel primo libro Ash le era completamente indifferente da quel punto di vista).
Infine Duomo, su di lui ho davvero poco da dire (ed è proprio questo il problema). E' ne più ne meno Remus. Uno dei tre grossi target di Mia che, proprio come il primo della lista ad essere stato ucciso non ha la benché minima caratterizzazione o ruolo all'interno delle vicende (anche se un po' sta cosa del conflitto con Scaeva ci prova). Peccato.
In generale gli altri, come per gli accoliti durante il prequel, sono simpatici e piacevoli. Sidonius, verme e Alzaonda tra tutti. Il background di Leona non me l'ha fatta apprezzare di più e fino alla fine speravo crepasse male anche lei, peccato. Di Arkades spero di leggere ancora qualcosa nel prossimo libro (come di Zitto, che se è morto mi incazzo).
Ci sono ancora un paio di cose critiche di cui vorrei parlare, la prima importante, la seconda la inserisco ma potete anche far finta che non ci sia dato che sarà una stupidata (che però mi ha fatto un po' accigliare).
Sul primo punto mi riferisco ai Plot Twist, che sono numerosi (ne ho contati 6 su per giù, tra cose più o meno importanti) ma che, a differenza del primo titolo, sono molto più scontati e prevedibili. Tra questi mi riferisco sicuramente al fatto che i gladiatii amici di Mia sopravvivessero (e giuro, giuro, che mi ero proprio immaginato la scena della spada che a molla come quella che usano nei trucchi di magia) e quindi non ho creduto neanche per un solo secondo alla farsa di quell'intero capitolo (anche se, effettivamente, quello prima in cui li fa catturare e rinchiudere nella stiva della nave lascia spiazzati), al fatto che Scaeva non morisse, lo avevo detto l'altra volta che mi aspettavo la morte di uno dei 3 a libro e in parte avevo immaginato che il figlio di Scaeva potesse essere Jonnen. Non pensavo fosse proprio figlio suo, quanto che lo avesse adottato ma sicuramente ci stavo pensando. Poi che anche lui sia un Tenebris boh, non so le dinamiche della cosa, sicuramente verrà spiegato nel prossimo, ma non mi sembrava un fattore ereditario...vedremo.
D'altra parte, la scelta che PIÙ DI TUTTE mi è piaciuta è stata quella relativa alla famiglia di Mia. Temevo che sarebbe stato il classico stereotipo della famiglia perfetta ammazzata e tutto il resto e invece tra la rivelazione del padre Gay e fondamentalmente legato all'amore più che alla razionalità e la madre affarista e stronza sono rimasto mooolto soddisfatto, lì per lì ero estasiato e il mio amore per Sidonius è schizzato alle stelle per come l'ha riferito a Mia.
Un punto spinoso è stata la cattura di Mercurio e l'invasione della necropoli di Godsgrave da parte della setta nel finale...insomma, come facevano a sapere del piano di Mia? come facevano a sapere che Mercurio era in combutta con l'allieva? che ne sapevano di Ash? queste domande non hanno una risposta, ma prima di giudicare vedrò se avranno una giustificazione nell'ultimo libro. (Ah, ci sarebbe anche un'altra cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, il comportamento strafottente di Ash davanti la setta al completo perché tanto non potevano ucciderla, beh in teoria le potevano tagliare braccia e gambe, appenderla come un salame, ricopiare la mappa e poi staccarle anche la testa...insomma ecco).
Ultimo ma non ultimo, Tric. Me lo sono tenuto per buono fino alla fine perché qui la questione è interessante: innanzitutto c'è da dire che lo avevo anche immaginato a tornare in qualche modo, quella frase nel primo libro in cui dice che il suo corpo non fu mai ritrovato faceva presagire qualcosa e lo avevo anche scritto nel precedente commento. Essendo precipitato in quella specie di mondo buio avevo anche pensato proprio in qualche sorta di avatarizzazione da parte di Niah o di suo figlio di cui tanto è lo stesso autore a dirci che prima o poi ci verrà presentato con un colpo di scena...figurarsi se non lo tengo in mente. Altra cosa è proprio questa sua forma di "incarnazione" divina. Kristoff ci prova a farlo dimenticare a tutti seppellendo la sua relazione con Mia e facendogliene riaprire un'altra. Il problema qui è che a me Tric piaceva, ma era il suo personaggio a piacermi, ora invece lo immagino appunto come porta voce di qualche divinità, conoscitore di realtà più grandi e che quindi la concretezza delle sue azioni venga meno. Io ciò che vorrei è che lui infilasse una cazzo di spada nel cuore di Ash, proprio davanti a Mia e lei dovrebbe stare anche zitta in quanto è il minimo che possa fare. Però, invece, ora sarà bello che preso da verità più importanti e non più interessato a vendette di così poco conto...peccato, ma mi sto fasciando la testa prima ancora che il colpo arrivi.
Ora si apre la parentesi, formalmente metterò davvero una parentesi, su un aspetto che mi è sembrato molto marcato ma che lascia il tempo che trova: il femminismo
[Cazzo raga ma Kristoff non è un po' troppo incentrato sui personaggi femminili? alla fine quelli maschili che svolgono un ruolo concreto e importante sono pochi, di Cassius e Furian ne ho parlato prima, Tric è funzionale solo allo sviluppo sessuale di Mia e comunque fa na finaccia (e ora non so se definirlo maschio o neutro), i 2 insegnanti maschi sono quelli più presi per il culo o inutili, Osrik funzionale solo alla sorella. Mi resta giusto giusto Mercurio che comunque non è che si metta in mostra più di tanto. Al contempo abbiamo protagonista femminile, Ash secondo personaggio più importante, Verme santificata, Leona salvata dallo sterminio e resa su per giù buona, Aalea e ammazzaragni ben più presenti e meno ridicolizzate dei corrispettivi uomini, Jessamine principale nemica del primo libro, Cantalame come scelta per affiancare Mia e Furian, Alinne Corvere sembra molto più importante ai fini della trama di suo marito. Le stesse divinità sono 4 su 5 donne e quella per cui si combatte è una di esse mentre il nemico sembra l'unico uomo (e chissà quante cose sto dimenticando dato che sto scrivendo sta parte di fretta perché devo pranzare e sto letteralmente scrivendo senza più manco rileggere il periodo
...ma che ohh]
p.s. Mia in questa sua seconda messa in scena sembra molto più badass...e per me questo termine è quasi sempre un difetto.
p.p.s sto figlio di Niah e Aa non lo dimentico mica
