Progressione Turni

Ynne
Mauro
MrCampa
Birdie
Mikan
Misa-Jamie
Asmodaeus
Kazuma.
Radagast92
Vekki
Sannin
Angelique
Progeus
RegisNex
Skull
Trist Sjel

mikan vota progeus
rada vota sannin
vekki vota birdie
skull vota sannin
progeus ota sannin
kazuma vota sannin
mauro vota sannin
birdie vota sannin
misa vota sannin
mrcampa vota mrcampa
trist vota sannin
ange vota progeus
regis voto nullo
ynne vota sannin
Voti totali: 14 di cui nulli 1. Voti non pervenuti: 1

rada vota vekki
vekki vota mr.campa
kazuma vota mr.campa
progeus vota mr.campa
mauro vota mr.campa
ynne vota mr.campa
ange vota mr.campa
birdie vota mr.campa
trist vota mr.campa
misa vota mr.campa
mr.campa vota mr.campa
regis voto nullo
voti totali: 12 di cui 1 nullo. Voti non pervenuti: 1

rada vota birdie
kazuma vota vekki
progeus vota regisnex
misa vota ange
ynne vota vekki
vekki vota regis
ange vota birdie
regis vota vekki
birdie vota veki
skull vota vekki
voti totali: 10 voti non pervenuti: 1

Radagast92
Mikan
-Skull-
Kazuma.
Asmodaeus
Angélique Richaud
Sannin
V3kk1
Trist Sjel…
Progeus
RegisNex

I lupi uccidono Mikan

I paesani mandano al rogo RegisNex

I lupi uccidono Asmodaeus

I paesani mandano al rogo Radagast92

I lupi uccidono Kazuma.

I paesani mandano al rogo Angélique Richaud

I lupi uccidono V3kk1

I paesani mandano al rogo Progeus e Sannin

INTRO

C’era una volta nella foresta incantata, un grande e maestoso regno, guidato dalla più bella delle regine Snow White e dal suo valoroso marito Charming. Il regno era sempre pervaso d’allegria e spensieratezza, e le giornate dei pacifici abitanti si succedevano una dopo l’altra in tranquillità e armonia. Nell’antico reame tutto procedeva in modo fin troppo monotono, fino a quando…. Un giorno, accadde che la grande regina diede alla luce una bellissima bambina, la sua tanto attesa primogenita Emma. L’ intero regno era impegnato nei festeggiamento per il dolce avvento quando all’improvviso una nube nero pece fece la sua comparsa. La Regina Cattiva, da sempre avversa alla candida Snow White, scagliò sull’ignaro reame, un oscuro sortilegio. Fu quello il giorno in cui tutto cambiò nella Foresta Incantata: il regno fu come magicamente trasportato in un luogo lontano dove gli abitanti furono privati delle loro identità, dei loro ricordi e dei loro affetti. Da quel momento gli sventurati abitanti iniziarono una nuova vita a Misa No Machi, una piccola città del Maine, dove li attendeva una sorte con ogni probabilità a loro molto avversa. Ciò di cui essi ancora ignoravano l’esistenza, ciò che di li a poco avrebbero temuto più di tutto, ancora non aveva fatto la sua comparsa. La crudele e malvagia mente che guidando la Regina Cattiva attraverso l’oscurità, aveva progettato la disfatta del regno di Snow White: L’oscuro. Si trattava del mago più potente di tutti i tempi, dell’essere più spaventoso e sinistro di tutti i reami.
Lo scopo dell’oscuro era portare dolore e sofferenza, spingere gli abitanti un tempo felici del regno di Snow, gli uni contro gli altri e infine distruggere la famiglia reale. Ogni notte, due abitanti di Misa No Machi, come la maledizione prevedeva, si sarebbero trasformati in famelici lupi e avrebbero divorato e brutalmente ucciso, uno a caso dei quindici paesani scelti tra i membri più illustri delle famiglie più care ai reali. Tuttavia, il vero amore che legava la regina Snow White al Re Charming, riuscì a creare una sorta di scappatoia nell’oscura maledizione. Due dei quindici paesani infatti, furono dotati di poteri speciali, capacità che si sarebbero rivelate, se ben sfruttate, l’arma vincente contro il sortilegio dell’Oscuro. Il veggente e il guardiano, capaci di utilizzare il proprio enorme potere solo una volta al giorno, solo al calar della luce. Il Potente incantesimo del Veggente, per intercessione della Fata Turchina, avrebbe potuto sondare la mente dell’oscuro, alla ricerca della reale identità dei paesani e dei lupi. Il guardiano invece, con l’aiuto dei sette nani, avrebbe valorosamente protetto un compagno dalla ferocia dei predatori.
Le notti iniziarono a susseguirsi caotiche, spaventose come mai fino a quel momento. Dopo quattro lune, i paesani rimasero in undici e i lupi nascosti sotto mentite spoglie, erano ancora tra loro. Così, dopo attente e scrupolose riflessione, si decide di organizzare un’assemblea da Grammy’s, durante la quale, senza alcun timore, gli abitanti avrebbero votato e mandato al rogo il paesano sospettato di essere un lupo.

Calò la notte successiva e gli abitanti si chiusero nelle loro case aspettando l’azione dei lupi.

Prima Notte

La luce iniziava a cedere il passo alle tenebre, e come tutti sanno a Misa No Machi le tenebre portano sangue.
Ancora sotto il potente incantesimo dell'oscuro, i crudeli lupi lasciano udire il loro terribile ululato che cela un violento desiderio di morte.In una notte come tante, inseguono la loro prima vittima, che ignara del pericolo stava rincasando dopo una notte alla taverna. Dopo essersi avventati sulla preda, con ferocia inaudita strappano via il suo braccio destro e ancora vogliosi di sangue continuano a dilaniarlo, ancora e ancora fino al suo ultimo respiro.Solo alla fine dell'efferato omicidio decidono di far caso al suo volto, si trattava di MIKAN.Il giorno seguente i suoi compagni alla taverna, avrebbero ricordato quella notte come la più folle del povero paesano caduto.

Primo Giorno

La giornata trascorreva tra paura e dolore. Dopo l'assassinio dei lupi, la tensione tra i paesani era quasi tangibile. Era difficile fidarsi di chiunque, offrire appoggio, persino guardare gli altri senza sospetto. Il momento dell'assemblea non tardò ad arrivare, riuniti da Grammy's e sotto la supervisione di Blue i paesani, ancor pieni di dubbi, mandarono al rogo RegisNex. Non certi di aver fatto la scelta giusta si ritirano poi per la notte. RegisNex dovette andare incontro al suo destino, che non era chiudere le porte dell"inferno bensì cadere nelle grinfie di un simpatico re infernale: il potente Crowley , demone dagli occhi rossi. Dopo averlo sottoposto alla ruota della tortura e alfuoco infernale, il povero RegisNex fu finalmente libero di diventare fumo nero. Il coraggio con cui sopporto' le torture e la voglia di vendicarsi dei paesani che lo avevano tradito, lo portarono a accrescere il suo potere fino a diventare tanto forte quanto un cavaliere infernale.Con il passare del tempo, che all'inferno scorre più lentamente che nel regno umano, REGISNEX riuscì ad ottere un posto di tutto riguardo tra le schiere di Crowley.Da quel giorno, persino sulla terra, al solo sentire il nome di RegisNex tutti provavano timore e riverenza.

Seconda Notte

Lo ritroviamo in tutte le scritture: Caino uccise Abele, e dal quel momento il mondo conobbe l'omicidio. Gli abitanti di Misa No Machi, una piccola cittadina del Maine, conoscevano bene l'assassinio, da quando la terribile maledizione della Regina Cattiva si era abbattuta su di loro, avevano dovuto imparare a convivere con la morte e con le tragiche conseguenze che essa porta con se. Ciò che ancora non avevano imparato tuttavia, era resistere alla paura. Contrastare quel senso di puro terrore che erano costretti a provare ogni sera, nel momento in cui i lupi davano inizio alla loro battuta di caccia. Sia che tu muoia ucciso dal tuo fratello ninja psicopatico che hai provato a proteggere per tutta la vita, sia che tu muoia con il petto squarciato da un colpo di lava invandescente, sia che tu muoia dopo che il tuo nome viene riportato nel quaderno di uno spaventoso dio della morte, niente, niente era paragonabile al finire tra le fauci dei terrificanti lupi di Misa No Machi, e restare vittima della loro ferocia assassina. Purtroppo anche la seconda notte, i lupi fecero la loro vittima. Si trattava di ASMODAEUS che coraggioso come pochi, quella notte si era avventurato ai confini della città cercando un modo per uscire dalla bolla magica creata dalla regina. Colto sul punto di trovare una scappatoia, i lupi, illuminati dalla luce della luna, si avventarono su di lui, lacerandolo fino a sfiorare le osse con le fauci, fecero il suo corpo in mille pezzi che poi , con macabro umorismo, sparsero per la città. Anche quella notte la luna divenne insanguinata....

Secondo Giorno

Un'altra notte era giunta al termine. A Misa No Machi la luna aveva ormai la forma di una falce, la maledizione dell'Oscuro infatti ne aveva fatta esplodere una parte. Ciò che ne restava era comunque sufficiente a donare ai lupi un grande potere durante le tenebrose notti. Tuttavia, la sua sola scomparsa, bastava per donare ai paesani un po’ di sollievo. La comparsa del sole significava che almeno per un po' sarebbero stati al sicuro. Quel giorno però l'umore dei cittadini era pessimo, le morti dei loro compagni e il fatto che non avessero nessun serio indizio sull'identità dei lupi, li gettarono nel più completo sconforto.
Ancora una volta si riunirono da Grammy's, la votazione doveva avvenire come previsto. Nessuno era capace di fare un nome, tutti erano troppo spaventati per presentare i loro sospetti. Al ché accadde che uno dei paesani, il più spiritoso tra loro, che soleva andare in giro con una tecnologica armatura di protezione, si assunse il compito di rincuorare i suoi compagni.
Il pavido paesano tenne un discorso da vero oratore, ammise di essere in guerra, una guerra combattuta non per un trono ma per la vita. Cercò di convincere i suoi amici del fatto che non esisteva nessuna versione in cui i lupi ne sarebbero usciti trionfanti, che forse sarebbero stati troppo forti per loro, ma che se non fossero riusciti a proteggere la città allora certamente l'avrebbero vendicata. Fu così che un altro paesano, uno con grossi problemi nel gestire la propria rabbia, iniziò la votazione facendo il primo nome. Dopo pochi minuti al rogo fu mandato RADAGAST92. Lasciarono Grammy's dopo una bella bevuta di gruppo e tornarono alle loro abitazioni.

Terza Notte

La falce di luna aveva ripreso il suo posto nel cielo di Misa No Machi ed era tornata a dare potere alle creature della notte. Quella sera fu diversa dalle altre, i paesani avevano raccolto più indizi, avevano quindi maggiori certezza riguardo l'identità dei lupi. Così evitando i propri sospettati, si concessero di restare fuori di casa un po’ più a lungo. Purtroppo, uno di loro, meno perspicace degli altri e che aveva fatto male i suoi conti, si recò al fiume con la peggiore compagnia possibile. Calate le tenebre il suo terribile accompagnatore rivelò la sua vera natura l'oscurità della sua anima divenne evidente e i suoi occhi si tinsero di un rosso scarlatto.
Il paesano nonostante lo stupore iniziale non si fece cogliere impreparato, nei giorni precedenti si era spesso recato al negozio di magia in cerca di qualcosa che avrebbe potuto aiutarlo a proteggersi. Dopo aver evitato il primo morso, evoco una sorta di spada di luce, che si materializzo improvvisamente come continuazione del suo braccio sinistro. Tentò più volte di colpire l'avversario che però, nonostante la capacità della spada di luce di allungarsi e poi ritirarsi a suo piacimento, non si lasciò mai colpire.
Il feroce lupo, nel tentativo di evitare i colpi, rase al suolo l'intera foresta nei pressi del fiume. Ad un certo punto, furioso di rabbia per la reazione del paesano, si avvento su lui bloccandone il braccio armato. Iniziò ad alitargli sul volto, emanando fetore di morte, terrorizzandolo fino a paralizzarlo. Infine, con un colpo netto e deciso, gli strappò via la testa dal collo, senza nessuna esitazione. Quella notte fu diversa dalle altre, finalmente uno dei paesani aveva scoperto la reale identità di uno dei lupi. Purtroppo KAZUMA. non avrebbe potuto raccontarlo...

Terzo Giorno

La battaglia decisiva si stava avvicinando. I paesani, diminuiti nel loro numero, erano sempre più intenzionati a sbarazzarsi del nemico una volta e per tutte. In quel clima di tensione, un sedicente paesano, rivelò improvvisamente di essere il veggente. Tra lo stupore dei presenti raccontò delle sue ricerche, di come con il suo potere votato al bene, fosse riuscito ad avere importanti informazioni circa la reale identità dei lupi. Durante la quotidiana riunione da Grammy's arrivò persino a fare un nome, cercando di convincere i restanti paesani a dargli ascolto. Ovviamente le menti degli abitanti di Misa No Machi erano fin troppo piene di dubbi. Potevano davvero fidarsi di quell'uomo che si era dichiarato veggente? Dovevano destinare alle fiamme la persona che lui aveva suggerito? E se lo avessero ascoltato, avrebbero ucciso un innocente compagno? Nonostante le mille e più preoccupazioni, i paesani mandarono al rogo ANGELIQUE RICHAUD, sperando con tutta la loro forza di aver fatto la scelta giusta e di aver finalmente liberato la città da una temibile creatura. Ancora del tutto inconsapevoli lasciarono il luogo della riunione..

Quarta Notte

Sarebbe stata una delle ultime notti, gli abitanti di Misa No Machi ne erano consapevoli, e questa certezza dava loro la forza per andare avanti. Comunque sarebbero andate le cose, presto quell’incubo sarebbe finito, avrebbero finalmente lasciato quella città infernale e fatto ritorno nella tanto tranquilla Foresta Incantata. Tutto ciò che gli restava da fare era sopravvivere, restare legati alla vita ancora un’altra notte. Quello di cui i paesani avevano bisogno per vincere non era l’odio ne’ la rabbia, di quello ne avevano già provato abbastanza. Quello di cui avevano bisogno era il coraggio, quel brillante stato d’animo che significava rinascita anziché distruzione. La promessa di una vita che continuava, per quanto gravi fossero state le perdite che avevano subito. Di una vita che poteva essere ancora bella. Con questo sentimento nel cuore affrontarono la quarta notte. I lupi, giunti alla fine del gioco sarebbero stati ancora più famelici, la brama di vittoria li avrebbe resi ancora peggiori. Non appena la falce di luna arrivò nel punto più alto del cielo iniziarono gli ululati, versi capaci di terrorizzare anche il più coraggioso dei cavalieri. Il paesano designato come vittima fu colto ai confini della città, in un vicolo oscuro, privo di qualunque via di fuga. In questa notte l’assassino fu particolarmente veloce e silenzioso. I lupi che si avventarono sulla preda per la prima volta non agirono soltanto spinti dalla sete di sangue ma soprattutto per vendetta. V3KK1 aveva osato troppo. Dichiarando di essere il veggente nella giornata appena trascorsa, aveva cercato di unire le menti dei paesani e che lui fosse stato davvero chi diceva di essere o meno, la sua influenza sul resto degli abitanti era stata sufficiente a suscitare l’ira dei nemici. Una furia ceca che solo un atteggiamento di pacata malvagità avrebbe potuto controllare. Dopo l’ennesimo brutale omicidio, i lupi illuminati dal bianco bagliore della luna, si ritirarono. I paesani avevano subito una nuova perdita quella notte, tuttavia, condividere lo stesso cielo dei lupi significava condividerne lo stesso destino. Il gioco non era ancora finito.

Quarto e ULTIMO GIORNO

Finalmente era finita, quel gioco perverso e insensato aveva trovato una sua conclusione. Da quando erano stati magicamente teletrasportati a Misa No Machi, gli abitanti della Foresta incantata avevano vissuto ogni sorta di emozione. All’inizio c’era stata la nostalgia, per il mondo semi-perfetto dal quale erano stati strappati via, poi il terrore, scaturito dagli attacchi notturni dei lupi che con la scomparsa della luce rivelavano la loro crudele natura, distruggendo tutto ciò che si poneva sul loro cammino. A seguire la frenesia, c’era infatti stato un momento in cui gli illusi paesani si erano dati coraggio, per qualche infinito secondo avevano pensato di potersi salvare, di poter mettere fine alla partita sconfiggendo le tenebre una volta e per sempre. Ma stanotte, l’ultima notte, l’unico sentimento che albergava negli animi degli abitanti di Misa no Machi era la rassegnazione. Rassegnazione che è sinonimo di sconfitta, rassegnazione che è sinonimo di game over. La grande vittoria del male ha iniziato a delinearsi dalla terza notte, la morte di Kazuma. ha privato i paesani di un grande potere, un potere di protezione che li avrebbe difesi dagli attacchi delle glaciali creature della notte, il potere del guardiano. Ignari di aver perso una pedina tanto importante, i paesani hanno continuato a muoversi lungo la scacchiera, sperando, in un modo o nell’altro, di dare un definitivo scacco matto. L’eliminazione di Angelique era stata importante, tutti avevano ormai chiaro che nascondesse una doppia identità e l’aver eliminato uno dei lupi, concesse ai paesani nuova fiducia in se stessi. Tuttavia un altro smacco arrivò con l’eliminazione di V3kk1, aveva tentato in tutti modi di convincere i paesani della sua innocenza, del suo divino potere. Alcuni gli avevano creduto, altri invece no. Sta di fatto che V3kk1 era il vero veggente, colui che con la sua vista avrebbe potuto fare la differenza, portare la sua fazione alla vittoria. Sta di fatto che V3kk1 fu eliminato, nel peggiore dei modi. Arrivò poi la quarta notte, quella della resa dei conti, la notte che avrebbe deciso le sorti del match. I paesani erano rimasti in tre, se il lupo fosse stato abbastanza furbo, se i suoi maligni progetti fossero stati abbastanza lungimiranti, allora la loro sorte era segnata, in quel caso sarebbero stati uccisi tutti. Al momento dell’assemblea ognuno espresse il proprio voto, tutti sembravano piuttosto convinti, tra le atroci fiamme rosse finirono PROGEUS e SANNIN. Erano loro i più sospettati, erano stati rinnegati, erano stati condannati. In quel preciso istante, nel momento esatto in cui i loro corpi furono consumati dalle fiamme, l’oscurità sogghignò. E’ questo che accadde: l’unico lupo rimasto aveva giocato tutti, aveva giocato una mano vincente, aveva vinto. La grande abilità con cui era riuscito a non farsi scoprire, a non manifestare il suo feroce potere, a mescolarsi alla perfezione tra gli altri paesani, tutto ciò sarebbe stato ricordato. Tutto ciò sarebbe stato da esempio nelle battaglie future. Il possente lupo aveva messo fine a un epoca, aveva sterminato chiunque potesse impedirgli di raggiungere i suoi scopi, era diventato il Dio di un nuovo mondo. La cosa più interessante, è che aveva fatto tutto ciò solo grazie alla sua astuzia, conquistandosi l’amicizia e il rispetto di persone che di lì a poco avrebbe brutalmente ucciso. Giunto alla fine -Skull- rivelò la sua identità, assumendo sembianze non umane ululò alla luna come non aveva mai fatto, sprigionò un aura degna del più forte dei sayan, e correndo verso la luna andò a rivendicare il suo regale trono dorato. -Skull- aveva vinto, il male aveva trionfato.

Mikan
Kazuma.
Asmodaeus
Sannin
V3kk1
Trist Sjel…
Progeus
Birdie
Melma
Akito
RegisNex
Misa-Jamie
Orexandra
Rhaegar
Mauro92

Muore Birdie

Muore V3kk1
Melma vota V3kk1
Trist Sjel... vota V3kk1
Sannin vota Trist
V3kk1 vota Asmodaeus
Asmodaeus vota V3kk1
Akito vota Trist Sjel...
Orexandra vota Angèlique Richaud
Rhaegard vota nullo
Misa-Jamie vota Trist Sjel...
Kazuma vota V3kk1
RegisNex vota nullo
Progeus vota V3kk1
Mikan vota se stesso

Muoiono Akito e Orexandra

Muore Progeus
I paesani non votano perché il lupo è stato scovato dall'insonne

Muoiono Melma e Kazuma

Muore Trist Sjel
Mikan vota Trist Sjel...
Rhaegar vota Trist Sjel...

Quarta notte
[SPOILER]Il bardo suona e i lupi non uccidono. Eliminato Mauro

Muore Misa-Jamie
Rhaegar vota Misa-Jamie
Asmodaeus vota Misa-Jamie
Sannin vota Misa-Jamie
RegisNex vota Misa-Jamie
MIsa-Jamie vota se stessa per perire con onore

Mikan si ritira.
VINCONO I PAESANI



Storie
[SPOILER]

INCIPIT

Prima notte.

Quella prima notte nevicò.. si lo so che è giugno, ma dopotutto… winter is coming
L’ultima volta che aveva visto la neve era stata a Grande Inverno. "Una nevicata più leggera di questa" ricordò. "Quando mi diede l'ultimo abbraccio, RegisNex aveva i fiocchi che si scioglievano nei capelli e la palla che cercava di fare continuava a dissolversi tra le sue dita." Ricordò come si era sentita felice, ma adesso quel ricordo la faceva soffrire. Voleva soltanto ritoccare la neve. Così era uscita all'imbrunire, per entrare nel grande, vasto mondo che l'attendeva, con tanti fiocchi bianchi che le turbinavano attorno. "Pensavo che il mio canto fosse appena all'inizio quella sera, invece era quasi alla fine.” Era vero. Presto tre famelici lupi furono intorno a lei. Aveva paura, ma la morte arrivò presto, mentre il sangue tingeva di rosso il suolo sotto di lei. ¬ Mauro92 ritornò dalla barriera all’alba, e fu lui a trovare i resti dell'innocente Birdie che era uscita di notte soltanto per guardare la neve.

Primo rogo.

Allestirono in fretta la pira. Misa-Jamie lo supplicò di confessare, in modo da avere salva la vita. Quando venne trascinato sul rogo, pronunciò quindi queste parole: "Sono V3kk1, Lord di Grande Inverno e Protettore del Villaggio. Sono qui davanti a voi per confessare il mio tradimento di fronte agli dei e agli uomini. Ho tradito la fede della mia regina mistress e la fiducia del mio amico Akito. Avevo giurato di proteggere i miei compagni, ma prima che il sangue di Birdie si raffreddasse stavo già pensando alla prossima vittima.” I presenti cominciarono ad inveire minacciosi, ed approfittando del tumulto qualcuno appiccò il fuoco. Fu una morte orribile, che certamente avrebbe reso qualcuno insonne quella notte.

Seconda notte.

Da qualche parte, chissà dove nella foresta, udì l'ululato di un lupo. Non era molto forte a confronto del frastuono del vento e del sinistro rumore della notte. Ma lui lo udì ugualmente, forse non con le orecchie. Quel richiamo ancestrale percorse il suo corpo come una lama, un fendente fatto di furore e di sofferenza e non poté fare a meno di seguirlo. Nessuno vide Akito andare incontro alla sua fine e scomparire nel buio. Ma la morte avrebbe colpito due volte. Il sole non era ancora sorto, quando le prime anime cominciavano a destarsi. Sul viso di Orexandra si dipinse il terrore quando le cappe dorate i lupi si raggrupparono attorno a lei. Mentre veniva portata via, il suo sguardo incontrò quello di Trist Sjel…. Era vergogna quella che vide nei suoi occhi o solo paura? Si domandò che cosa le avesse promesso Angélique Richaud. "Avrai oro o gioielli, tutto quello che vorrai" pensò guardando la sua schiena che si allontanava "ma non dubitare, piccola ehm.. prima della fine di questo ciclo di LIT, l'amabile regina mistress ti avrà gettata tra le fauci dei lupi, a farti tenere allegra la truppa.”

Secondo rogo.

Mentre Progeus si dimenava e gridava, fiamme pallide salirono verso il cielo grigio. Il fumo nero continuò a contorcersi, ad avvolgersi su se stesso. Ogni volta che il vento lo spingeva verso gli astanti, i paesani tossivano, fregandosi gli occhi che lacrimavano. Sannin era vestito in satin rosso scarlatto e velluto rosso sangue e i suoi occhi parevano essere avvolti dalle fiamme come il rubino rosso che scintillava alla sua gola, o il cuore di due amanti. “Signore fa scendere la tua luce su di noi!” invocò. “Perché la notte è oscura e piena di terrori”.


Terza notte.

Nel cuore della notte, Rhaegär fu svegliato da un grido straziante. Sapeva che non era saggio lasciare la quiete della sua casa per avventurarsi nel bosco, eppure era il dovere a chiamarlo. Tremante di orrore si fece coraggio, uscì, si immerse nell’oscurità e seguì quel lamento, ma quando arrivò era ormai troppo tardi. Kazuma stava morendo. E nell’agonia pronunciava queste parole: "Ricordi la nostra prima cavalcata, mio sole e stelle? Se sei ancora qui, se non te ne sei ancora andato, dimostramelo. Tu sei un guerriero. Lo sei sempre stato. E adesso ho bisogno che tu combatta. So che sei molto lontano, ma torna da me, mio sole e stelle. Quando il sole sorgerà ad ovest e calerà ad est tu tornerai da me mio sole e stelle” e stringendo il corpo di Melma dilaniato dai morsi dei lupi spirò.

Terzo rogo.

Condotto al rogo da si ritrovò a domandarsi se dire o meno una preghiera “Gli antichi dèi mi ascolteranno?" Non erano i suoi dèi, non lo erano mai stati. Lui era un uomo di ferro, un figlio di Pyke, il suo dio era il Dio Abissale delle Isole... ma Grande Inverno si trovava a molte leghe di distanza dal mare. Era trascorsa una vita intera dall'ultima volta che un dio qualsiasi lo aveva ascoltato. Non sapeva più chi era, che cosa era, perché era ancora vivo, perché mai era nato. "Trist Sjel" sembrò sussurrargli una voce. La sua testa si alzò di scatto verso l'alto «Chi mi parla?» tutto quello che poteva vedere erano gli alberi e la bruma che copriva. La voce era stata evanescente come il fruscio delle foglie, gelida come l'odio. "La voce di un dio o di uno spettro" quanti erano morti prima di lui? E quanti altri ne sarebbero venuti? Scrutò attraverso il fumo tra la folla prima di perdere i sensi e gli parve di vedere un figlio dei lupi.

Quarta notte.

Apri l'occhio." "Li ho già aperti, gli occhi! Non vedi?" "Due sono aperti" indicò. "Uno, due.""Ne ho solo due." "No, ne hai tre. Il corvo ti ha dato il terzo occhio, ma tu rifiuti di aprirlo." Rhaegärparlava in modo lento, suadente. "Con due occhi, puoi vedere la mia faccia. Con tre, potresti vedere il mio cuore. Con due riesci a vedere che il bardo ho suonato la melodia e non ci sono state vittime stanotte. Con tre saresti in grado di vedere qual'è l'ultimo ruolo mancante. Con due, vedi solamente il caos di questa partita. Con tre, vedresti a sud fino al mare dell'Estate e a nord al di là della Barriera dov'è ritornato ¬ Mauro92"

Conclusione.
I tamburi martellavano, martellavano. Anche la testa di RegisNex martellava. Qual’era il vero veggente? Chi erano i lupi? Pifferi e flauti risuonavano dalla galleria dei musicanti sul fondo della sala. Archi stridevano, corni soffiavano, cornamuse intonavano un ritmo intenso, ma era il pestare dei tamburi a guidare la cadenza. Quasi senza un istante di pausa, passarono a una musica molto diversa. Nessuno cantò, ma Asmo riconobbe il ritmo: Le piogge di Smoker, la lugubre ballata che raccontava di come i lupi di Light avevano annientato l’intero villaggio. -Mikan- stava affrettandosi verso la porta. Asmodaeus accelerò a sua volta il passo, quasi spinto dalla musica. Afferrò Mikan per il braccio. E sentì il gelo scendergli dentro. Pelo di lupo sotto la manica di seta. Asmo lo schiaffeggiò. Mikan lo spinse da parte. La musica copriva qualsiasi altro suono, echeggiando contro le pareti della sala, quasi fossero le pietre stesse a suonare. Rhaegär lanciò a Mikan uno sguardo inferocito. Si mosse per sbarrargli la strada... Barcollò. Un morso di lupo nel fianco, appena sotto la spalla. Regis vide un secondo morso perforargli una gamba, lo vide crollare. Corse verso di lui. Qualcuno gli diede un pugno nella schiena. La pietra del pavimento, cosparsa di avanzi, di pozze di vino, salì a colpirla in piena faccia. «Rhae!...» gridò.

Al centro di quel massacro sedeva Misa-Jamie, che si era finta veggente, intenta ad osservare con grottesca avidità. In qualche modo, Rhae riuscì a sollevarsi in ginocchio. Misa sollevò una mano. La musica s'interruppe. Un solo tamburo continuò a rullare: doom boom doom boom. «Eh» berciò Misa rivolta a Rhae «ecco il becchino. Sembra che abbiamo ucciso molti dei tuoi uomini, paesano. Oh, ma non temere: ti farò le mie scuse, e poi vedrai come tutti loro staranno meglio!» Sannin afferrò Progeus in una morsa e lo trascinò fuori dal suo nascondiglio. «Misa!» gridò. «Mikan!» Il tamburo continuava a battere, lento, risonante: doom boom doom boom. «Basta così, lupi» disse Sannin. «Basta così, io dico. Avete ripagato tradimento con tradimento, che sia finita.» Premette la lama contro la gola di Progeus. Doom boom doom boom doom boom martellava il tamburo. «Ti prego, Misa» riprese. «È il nostro detective, la nostra unica speranza. Lascialo andare. Lascialo andare e io ti giuro che noi paesani dimenticheremo... dimenticheremo tutto quello che hai fatto questo giro di LIT. Te lo giuro nel nome degli antichi master e di quelli nuovi, noi... non cercheremo vendetta...» Misa lo scrutò, grondando ostilità. «Solo un idiota crederebbe al tuo balbettio. Mi prendi forse per un idiota, veggente?» «Ti prendo per una lupa. Prendi me in ostaggio, e anche Regis, se non lo hai già ucciso. Ma lascia andare Rhae.» «No.» La voce di Rhae era un rantolo quasi impercettibile. «Sannin, no...» «Sì. Rhae, alzati. Alzati e vattene, ti prego... Salva te stesso. Se non per me... fallo per i paesani che verranno.» Misa grugnì. «E perché mai dovrei permetterglielo?» Sannin premette la lama contro la gola di Progeus. «Sul mio onore di veggente» disse a Misa «sul mio onore di paesano, scambierò la vita di Progeus contro quella di Rhae. Uno dei tuoi per uno dei miei.» Il pugnale tremava nelle dita di Sannin, l'impugnatura viscida di sudore. «Uno dei miei» ripeté Misa. «Ma quello è un lupo troppo gentile... e non è mai servito a molto.» Mikan si fece avanti. Si piazzò di fronte a Rhae. «-Skull- ti manda i suoi saluti.» Conficcò i suoi denti lunghi nel collo di Rhae. Gli strappo la carotide. Sannin mantenne la sua parola. Affondò la lama nella gola di Progeus e la squarciò da un orecchio all'altro, fino a quando l'acciaio strisciò contro l'osso. Sangue bollente le dilagò sulle dita. E i campanelli tintinnavano, e il tamburo martellava: doom boom doom boom doom boom... Alla fine, Mikan gli strappò il pugnale. Le lacrime scendevano lungo le guance di Sannin, brucianti come aceto. Il lupo lo prese per i capelli, gli tirò indietro la testa. Come lui aveva fatto con Progeus. Le fauci si aprirono la strada nella sua gola. Il suo morso era purpureo. E gelido. Rhae si destò dal suo incubo, mandido di sudore. Adesso tutto era chiaro, l’enigma risolto, i ruoli svelati la vittoria per i paesani vicina.

Al gioco del LIT o si vince o si muore. (non potevo non dirlo)

-Mikan
-Angélique Richaud
-Melma
-Skull
-Mauro
-Kazuma
-Sannin
-Orexandra
-Misa Jamie
-Trist Sjel…
-Midora
-Birdie

primo giorno
-21.19 Mikan vota Mikan
-21.24 Orexandra vota Angélique
-21.35 Kazuma vota Mauro
-21.41 Midora vota Trist
-21.58 Mauto vota Trist
5 persone si sono astenute

Secondo giorno
-21.47 Misa vota Midora
-21.53 Sannin vota Skull
-21.56 Skull vota Midora
-21.57 Orexandra vota Midora
-21.58 Kazuma vota Midora
-21.59 Mikan vota Kazuma
-22.00 Midora vota Skull
1 astenuto

Terzo giorno
-19.14 Kazuma vota skull
-21.43 Misa vota skull
-21.56 Sannin vota skull
3 astenuti

Quarto giorno
-17.47 Misa vota Orexandra
-17.50 Sannin vota Orexandra
-19.11 Mauro vota Orexandra
-20.06 Kazuma vota Orexandra
-21.02 Orexandra vota Orexandra

Kazuma
Sannin (Guardiano)
Melma (Lupo)
Mikan
Midora (Lupo)
Birdie (Veggente)
Misa-Jamie
Ciapapa (Guardia forestale)
RegisNex
V3kk1

GIUNGE L'ALBA NEL PICCOLO PAESINO DI LIT, NELLE LONTANE TERRE DI JJT, MA GLI ABITANTI PIU' MATTUTINI VENGONO SCONVOLTI DA UN AVVENIMENTO CHE ROMPERA' LA PICCOLA ROUTINE DEL PAESE: UNA SCIA DI SANGUE MISTA A ORGANI SI DIPANA AL CENTRO DELLA VIA DEL PICCOLO COMUNE. GLI INTESTINI SROTOLATI SEMBRANO GUIDARE LA PICCOLA FOLLA VERSO UN OGGETTO POCO DISTANTE: LA TESTA DI KAZUMA APERTA A META' E CON UNO SGUARDO D'ORRORE SUL VOLTO. I CITTADINI SI ATTIVANO IMMEDIATAMENTE PER CAPIRE CHI SIA IL RESPONSABILE DI QUESTO CRUDELE ATTO.

I VOTI DEL POPOLO NON SI CONTESTANO: CIAPAPA SALE AL ROGO, IL QUALE ILLUMINA IL CIELO NOTTURNO E GLI ABITANTI CHE FANNO FESTA INTORNO AL FALO'.

Sannin vota Ciapapa
v3kk1 vota Misa-Jamie
Misa-Jamie vota Ciapapa
Birdie vota v3kk1
RegisNex vota nullo
Midora vota Ciapapa
melma vota nullo

Voti non pervenuti: Ciapapa, Mikan.

Muore: Ciapapa

Una nuova alba illumina il tranquillo villaggio, il laghetto lì vicino e la testa di V3kk1 difronte la sua abitazione.

LA SCELTA STAVOLTA CADE SU MISA-JAMIE, CHE DIVENTA COSI' LA QUARTA PERSONA MORTA IN DUE GIORNI. QUESTO FLAGELLO SI FERMERA' STANOTTE OPPURE CONTINUERA'?

Birdie vota melma
Mikan vota Misa-Jamie
melma vota Misa-Jamie
RegisNex vota Misa-Jamie
Sannin vota RegisNex
Midora vota Misa-Jamie

Voti non pervenuti: Misa-Jamie.

Muore: Misa-Jamie

IL CANTO DEL GALLO ARRIVA, COSI' COME LE URLA DEI PAESANI CHE AL MATTINO SCOPRONO IL CORPO DILANIATO DI SANNIN. UN NUOVO ROGO STA PER GIUNGERE.

MENTRE CONTINUAVA LA DISCUSSIONE SU CHI DOVESSE SALIRE SUL ROGO, E MENTRE MOLTI SPINGEVANO MIDORA, LO SPETTRO PERLACEO DI KAZUMA SI MOSTRO' E INDICO' IL CIELO: UNA MASSA ENORME E SCURA STAVA PER CADERE SULLA TERRA, UN METEORITE ENORME! GLI ABITANTI SI DISPERSERO IN TUTTE LE DIREZIONI MA, AHIME', FU TUTTO INUTILE POICHE' LA TERRA FU COMPLETAMENTE DISTRUTTA E MORIRONO SIA LUPI SIA PAESANI.

C'era una casetta piccola con tante finestrelle colorate. Dentro un omino piccolo con tanta voglia di vivere. Fuori tanti rumori... foglie che cadono, animali che fanno strani versi e il rumore sordo di ossa che si rompono. Qualcuno nell'oscurità della notte urlò: “Non devi stare in pena questa vita è una catena certe volte fa un po male”.
La mattina dopo venne trovata distesa a terra senza vita, gli avevano strappato gli occhi dalle orbite e tutte le ossa del corpo erano fuoriuscite dalla carne, accanto a lei un bigliettino su cui qualcuno aveva scritto col sangue “Guarda come son tranquilla io anche se attraverso il bosco , con l'aiuto del buon dio, stando sempre attenta al lupo”.

(I lupi uccidono Misa-Jamie)

Mauro vota Rhaegar
Progeus vota Kazuma.
Radagast92 vota Mauro92
Undeadmen vota Dico Tziana (xD)
Rhaegar vota Mauro92
RegisNex vota Nullo
Kazuma. vota Mauro

Storia:
Quella sera in molti discuterono animosamente su chi potesse aver ucciso Misa. Alcuni dicevano che era stato un amante geloso (uno dei tanti), altri dicevano che era stato il diavolo in persona a pretendere la sua anima. C'era chi sosteneva che la morte non esiste e che ,quindi, Misa non era morta ma si era semplicemente reincarnata in un cavalluccio marino. Insomma i paesani erano degli idioti patentati. Dato che nessuno era d'accordo con nessuno ci fu una rissa clamorosa a cui parteciparono tutti gli abitanti del paesino di LIT, anche donne ,vecchie e bambini (e animali) si unirono alla rissa. Quando all'improvviso si sentì “Come with me for fun in my buggy “ (verso iniziale della conosciuta colonna sonora del film “altrimenti ci arrabbiamo” noto per essere il film piu visto da villici e burini)e Kazuma,Radagast e Rhaegar cominciarono a dispensate legnate a destra e a manca che neanche Tyson ai tempi belli. Si fecero largo tra la folla... presero Mauro92 , lo legarono a una sedia e gli diedero fuoco.

(Mauro92 viene mandato al rogo)

Era una notte buia. Fuori dalla casa strane ombre si rincorrevano. Fremiti, sussurri e il suono di erba calpestata da grandi e pesanti stivali. I paesani tremavano nello loro sciatte abitazioni, continuavano freneticamente a barricare porte e finestre.
Due ombre si aggiravano veloci fuori dalla baracca, attendendo impazienti un passo falso. L'uomo dentro la baracca sentì dei rumori provenienti da fuori, aprì la finestra per controllare cosa stesse accadendo e vide due ombre che si fermarono all'istante. L'uomo e le due ombre si guardano per alcuni interminabili secondi, i due pregustando il loro pasto si avvicinavano lentamente.. ma ecco che accadde una cosa imprevista. L'uomo sorrise ai due brutti ceffi..lentamente.. molto lentamente.. aprì la finestra e disse “ Madonna perdonami”, i due appena sentirono quelle parole si sentirono raggelare il sangue nelle vene. L'uomo sorridente scavalcò rapidamente la finestra scagliandosi follemente contro le due ombre, che raggelati da quel comportamento sinistro e imprevedibile cominciarono a correre come delle lepri inseguite da un giaguaro. In fondo vittima e carnefice sono due facce della stessa medaglia.
Al mattino Progeus trovò delle budella nel bosco e una scia di sangue lunghissima, la seguì e trovò dei resti umani, una calca di organi.. poco distante la testa mozzata e senza vita di RegisNex.

(Il Mitomane diventa un paesano.)
(I lupi uccidono RegisNex)

La polizia del paese setacciò tutte le abitazioni ma niente di incriminante venne trovato. Allora i paesani si rivolsero a un omino che viveva da solo in una spelonca, una specie di eremita. Midora e Mikan lo raggiunsero e gli dissero: “Sciamano dicci che corpo dobbiamo sacrificare al dio misericordioso per avere un po di pace in questa terra”-
Lo sciamano senza neanche degnarli di uno sguardo afferro un peyote lo mangiò e dopo quaranta minuti di convulsioni disse: “Bruciate Sannin (non me lo fa taggare )........ così hanno detto gli spiriti erranti...ma sappiate che gli spiriti sono dei burloni.... non sapremo mai se hanno detto il vero o se è solo uno scherzo”.
I paesani pestarono a sangue Sannin, lo crocifissero e poi gli diedero fuoco. Mentre urlava come un forsennato qualcuno fece riecheggiare nella città una canzone che per un attimo sovrastò le urla del malcapitato.

Sannin muore.

La notte finì e non morì nessuno.I paesani erano sbigottiti... il sacrificio fatto il giorno prima era servito?? Evidentemente si.

(Il figlio dei lupi diventa un lupo.)