teoria delle dimensioni

tanto per non andare OT nell'altro topic

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  1. thunder the bright
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    vado a prendere i vari mess che mi sono tenuto da parte. spiego varie altre cose.

    io credo che esistano un numero imprecisato di "dimensioni" ovvero spazi relativamente infiniti. con questo intendo dire che se io contiuno ad andare su linea retta prima o poi ritornerò al punto di partenza.
    queste dimensioni sono amministrate da un guardiano, che ha il compito di preservare la linea temporale della dimensione. questo compito consiste nel far arrivare la dimensione al suo naturale collasso. questo può essere anticipato da fattori come la presenza di esseri, della stessa natura dei guardiani, che possono essere buoni o malvagi.
    precisazione: ci sono 3 modi in cui la dimensione può collassare(li ho chiamati con un nome inglese perchè mi viene più spaotaneo):
    1 time apocalypse: è il collasso naturale, si effetua con lo squarcio del tessuto temporale, che assorbe la dimensione
    2 light apocalypse: la dimensione è costituita da un solo essere, che è fatto di energia pura, niente materia.
    3 dark apocalypse: la materia della dimensione è stata completamente distrutta, non c'è più niente.
    il compito del guardiano è far arrivare la dimensione alla time apocalypse.

    la mia concezione di tempo è piuttosto particolare.
    il tempo è come un fluido comprimibile, quindi può variare la sua densità senza che la pressione venga coinvolta.
    quindi, qui 1 sec= 1 sec, ma fuori il tempo è molto più rarefatto, tanto da rendere quasi immortali tutti.
    ora, non so se ti ho spiegato. le dimensioni sono contenute in un gigantesco contenitore che le separa dall'end of time (dove vanno le dimesioni una volta collasate) l'end of time è infinito (realmente infinito) quindi il tempo è rarefatto in modo che la durata della vita si ampli.

    CITAZIONE (thunder the bright @ 2/1/2012, 15:02)
    ah, finalemte un dibattito. ero sicuro che ci fossero falle di ogni sorta.

    CITAZIONE (parolik @ 31/12/2011, 16:15)
    CITAZIONE (thunder the bright @ 31/12/2011, 14:03) 
    io ho la mia teoria delle dimensioni; generlizzando, noi siamo in uno spazio "relativamente" infinito, nel senso che si può viaggiare all'infinito, ma prima o poi se viaggio in linea retta ritornerò allo stesso punto. questo sapzio lo chiamo dimensione. si può uscire da questo spazio (lo dovremo fare tutti), ma solo in tre modi: 1 morendo, e così si forma la barriera della GD (una specie di contenitore, in cui tutte le diemsioni sono contenute), 2 quando la dimensione collassa, a parte gli esseri viventi che servono per il salto, tutti escono dalla GD, 3 se hai abbastanza potere per opporti al salto, o se la barrera diemsionale ha un crollo precoce, rimani dentro la GD, con relative conseguenze.
    quando la dimensione collassa, viene trasportata con l'energia che prende dagli esseri viventi fuori dalla GD.

    il tempo in sè può creare dimensioni. c'è stata una dimensione primordiale, che ha creato l'essere che poi ha creato le dimensioni. io lo chiamo chronos. lui ha creato tutto l'apparato descritto sopra. non so come si sia creato l'universo, ma lo ha creato lui. il big bang può anche essere una conseguenza di una grossa esplosione di una civiltà precediente, per quanto ne so.

    Scusa non ho capito una parola di quello che hai detto e sono molto perplesso... mi daresti qualche chiarimento?
    Queste teorie da dove vengono? Sono cose inventate (tipo trama di un film di fantascienza)? Le hai inventate tu? Sono teorie di qualche scienziato?

    grazie

    inventate al 100% da me.

    CITAZIONE (-GaS- @ 31/12/2011, 16:59)
    Mi sembra di capire ( correggimi se sbaglio ) che intendi l' universo un po' in questo modo ( giusto per rendere l' idea ): esso e' la superficie di una sfera, sulla quale c'e' tutto quello che c'e', e questi enti potremmo considerarli bidimensionali, ed in quanto tali possono muoversi ( normalmente ) solo sulla superficie. Quindi si tratterebbe di uno spazio ( magari anche limitato ) senza confini: anche se procedi in linea retta ( cosi' appare all' esserino bidimensionale ) ti ritroverai, prima o poi, nel punto di partenza, a causa della curvatura.

    - Pero' dici che l' essere e' nato da una dimensione primordiale. Dunque non e' nato dal nulla, ma tuttavia prima della nascita dell' essere c' era questa dimensione che allora non era essere. Quindi se prima dell' essere non c' era esso stesso e il nulla, che cos' e' questa dimensione ( dato che non e' ne' essere, ne' nulla )? Quindi o l' essere arriva dal nulla, oppure e' sempre esistito.
    - Dici che il tempo in se' puo' creare dimensioni: pero' il tempo stesso fa parte dell' essere. Inoltre pare che il tempo sia intimamente legato allo spazio. Esempio: esiste un solo universo, con i suoi spazio e tempo. Che cosa c' era prima dell' universo ( e per '' prima '' si intende un tempo precedente all' universo )? Niente ( forse ), nemmeno il tempo ( sarebbe come dire cosa c'e' piu' a nord del polo nord sulla Terra ). Ricordiamo che spazio e tempo sono concetti legati al nostro modo di percepre, e magari l' universo, in realta', potrebbe essere in tutt' altro modo.

    per la forma, praticamente sì, ma in 3D (non c'è una faccina con gli occhialini, ma fate finta che ci sia)
    dopodiche:
    1 la mia concezione di tempo è particolare, cioè è un fluido comprimibile (riesce ad aumentare la densità senza coinvolgere la pressione esercitata)
    quindi, penso che il tempo ha formato una dimensione aumentando (o diminuendo, chissa) la sua densità fino a coinvolgere anche lo spazio, formando la barriera della dimensione (o causando uno squarcio nel tempo, che ha agito come barriera). da lì si è formata una variante di spazio, che poi ha creato la vita. ora, spazio + tempo in una dimensione = tessuto spazio temporale. visto che il tempo continua a muoversi, questo tessuto si logora, finchè ad un certo punto si strappa e causa il collasso ella dimensione. e così si formò chronos.
    e chi ti dice che prima dell'essere c'era il non essere? prima del big bang ci sarà stato qualcosa, o no?

    2 :ggià: nonsi sino formati spazio e tempo, sono sempre esistiti. essi si sono combinati per fare la prima dimensione, ma quello era solo uno dei tanti modi

    CITAZIONE (-GaS- @ 3/1/2012, 00:09)
    CITAZIONE
    per la forma, praticamente sì, ma in 3D

    Intendevo solo un esempio per vedere se avevo capito. Comunque sappi che la fisica teorica prevede un universo a '' 11 '' dimensioni ( delle quali una e' temporale ).
    Ammette che le altre dimensioni siano '' accartocciate '', ma non ho capito che cosa si intenda con questo. Comunque e' relativo alla scienza avanzata di cui parlavo prima, con i limiti esposti, ma mi sembrava giusto scrivere quello che ho appena scritto.
    CITAZIONE
    e chi ti dice che prima dell'essere c'era il non essere?

    Non ho esattamente detto questo, ma ( autocitandomi ):
    CITAZIONE
    - Pero' dici che l' essere e' nato da una dimensione primordiale. Dunque non e' nato dal nulla, ma tuttavia prima della nascita dell' essere c' era questa dimensione che allora non era essere. Quindi se prima dell' essere non c' era esso stesso e il nulla, che cos' e' questa dimensione ( dato che non e' ne' essere, ne' nulla )? Quindi o l' essere arriva dal nulla, oppure e' sempre esistito.

    Era per rispondere a questo, in particolar modo ( citando te ):
    CITAZIONE
    il tempo in sè può creare dimensioni. c'è stata una dimensione primordiale, che ha creato l'essere che poi ha creato le dimensioni. io lo chiamo chronos.

    Insomma, puntualizzavo sul fatto che ammetti che una cosa avrebbe creato l' Essere, ma allora che cos' era questa cosa? Preferisco che l' essere sia sempre esistito.
    CITAZIONE
    prima del big bang ci sarà stato qualcosa, o no?

    Poteva anche non esistere il tempo, PRIMA del Big Bang. Di conseguenza nulla potremmo capirci a riguardo.
    CITAZIONE
    2 :ggià: nonsi sino formati spazio e tempo, sono sempre esistiti. essi si sono combinati per fare la prima dimensione, ma quello era solo uno dei tanti modi.

    Pero' spazio e tempo, in quanto qualcosa, sono delle forme dell' Essere, quindi cosi' tu stesso ammetti che sia sempre esistito, e non creato da una dimensione primordiale. Quindi ammetti che l' Essere e' sempre esistito. Inoltre, in questo modo,
    hanno creato una prima dimensione, ma perche' lo hanno fatto, mentre prima non lo facevano? Cosa avveniva prima di tale combinazione ( la prima dimensione )? Non sembra giustificato come inizio.
    CITAZIONE
    1 la mia concezione di tempo è particolare, cioè è un fluido comprimibile (riesce ad aumentare la densità senza coinvolgere la pressione esercitata)

    :gratt: Vediamo se ho capito questa frase: possiamo considerare il tempo come una sostanza, della quale non ci interessa la natura. Ma se riesce ad aumentare la sua densita' senza interventi esterni ( la '' pressione '' da te accennata ), da dove la prende l' energia? Da se stesso? Quest' ultima cosa potrebbe starci.
    - ( Non dici questo, ma e' per puntualizzare ) Se aumenta la densita', facendo rimanere il volume costante ( siccome non c'e' pressione esterna ), allora aumenta anche la sostanza del tempo. Ma come ha fatto? E' venuta fuori dal nulla tale sostanza aggiuntiva? Quindi l' unica e' che il tempo con la sua energia si contragga o espanda, lasciando invariata la sostanza. Pero' in questo modo parliamo gia' di uno spazio - tempo, e non di tempo puro: gli hai dato delle caratteristiche tipiche dello spazio: la densita', la quale implica una sostanza nello spazio. Quindi gia' in partenza il tuo tempo e' '' spazializzato ''.

    Capisco che i tuoi concetti sono difficili da esporre, pero' scritti in questo modo ( non e' un' offesa ) mi hanno lasciato intendere quello che traspare da quello che ho risposto.

    ok, credo sia tutto. andiamo avanti.


    1 il tempo si muove naturalmente, senza bisogno di influssi esterni.
    2 per me che il tempo sia "spazializzato" significa anche che sia lo spazio qui ad essere simile al tempo. per la densità variabile: la materia può essere aggiunta da forze esterne, oppure naturalmente, ma comunque togliendo densità temporale ad un altro spazio. con questo non intendo dire che sono uniti, ma che se si vuole diminuire la densità temporale in un punto si deve aumentare in un'altro, se si è in uno spazio finito. in uno spazio infinito, invece, visto che si muove naturalmente gli è possibile diminuire la densita indefinitivamente.
     
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