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~Sasuke™.
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MILANO - «Prima la legge stabilità e poi mi dimetto». Sono queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano durante l'incontro al Quirinale. Un faccia a faccia, durato quasi un'ora, subito dopo che il premier ha perso la maggioranza alla Camera durante il voto del rendiconto generale dello Stato. Al Colle è salito con Gianni Letta. Subito dopo aver lasciato il Quirinale, Berlusconi ha convocato un vertice con gli esponenti di Lega e Pdl a Palazzo Grazioli. «Prendo atto di non avere più la maggioranza», ha detto il presidente del Consiglio che poi ha aggiunto: «Io vedo soltanto la possibilità di nuove elezioni, ma deciderà il Capo dello Stato». L'importante è «preoccuparci di ciò che accade sui mercati finanziari che non credono che l'Italia sia capace di approvare le misure che l'Ue ci ha chiesto». Il Senato dovrebbe licenziare in prima lettura il ddl stabilità entro venerdì 18 novembre.
IL QUIRINALE- A confermare le intenzioni del premier anche una nota del Colle. «Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea». Il comunicato poi aggiunge: «Una volta compiuto tale adempimento il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione»
IL VOTO- Nel pomeriggio il dramma dell'esecutivo si consuma alla Camera. I «sì» si fermano a quota 308, otto voti sotto la maggioranza assoluta. Il centrodestra minimizza e parla di «numeri previsti», ma l'opposizione insorge in Aula e chiede pubblicamente al premier un passo indietro. Undici i deputati di centrodestra che non hanno partecipato al voto. «Rassegni le sue dimissioni e rimetta il mandato al capo dello Stato», è l'invito che il leader Pd Pier Luigi Bersani gli rivolge, prendendo la parola a Montecitorio subito dopo il voto. «Rassegni le dimissioni e qui faremo la nostra parte per il Paese. Se lei non lo facesse le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori perché così non possiamo andare avanti», aggiunge il segretario dei democratici
ALLA CAMERA - Subito dopo il voto (che ha fatto risalire lo spread), il premier si è messo a controllare il tabulato dei voti, per verificare di persona chi si è espresso a favore e chi non ha votato. Ai fedelissimi Berlusconi non ha nascosto amarezza e delusione. «Mi hanno tradito, ma questi dove vogliono andare?», avrebbe detto ad un gruppo di esponenti del Pdl riuniti attorno ai banchi del governo nell'emiciclo. Quindi l'invito a «stringersi» e a «decidere subito cosa fare». Dopo il voto Berlusconi ha incontrato Umberto Bossi e Roberto Calderoli, nella sala del governo. A seguire, il vertice a Palazzo Chigi con il Senatùr, Gianni Letta e Angelino Alfano, e poi l'incontro con il capo dello Stato.
I FOGLIETTI - Il futuro del governo era già incerto nel pomeriggio. A dimostrarlo i due foglietti scritti dal premier prima e dopo il voto. A Montecitorio, dopo il sì al rendiconto, Berlusconi ha annotato su un pezzo di carta la parola "traditori" e anche quella "dimissioni", in una sorta di elenco di scenari possibili. I malpancisti recatisi a Palazzo Grazioli prima del voto avevano invece trovato il Cavaliere che maneggiava un foglietto. Uno schema a tutta pagina con in bella mostra alcuni punti interrogativi. «Prendo la fiducia? Lascio? Governo tecnico? Reincarico?». Ad ogni domanda Berlusconi aveva inserito sul foglio una risposta, un percorso, evidenziando i pro e i contro delle ipotesi in campo.
IL SIPARIETTO- Prima del voto, Bossi aveva confermato ai cronisti che la Lega ha chiesto al premier alleato un passo indietro, anzi «di lato», per fare spazio ad Alfano, favorendo così l'ascesa a Palazzo Chigi dell'ex Guardasigilli ora segretario del Pdl. Per il numero uno del Carroccio Alfano rappresenta la garanzia che si continuerà a percorrere la strada del federalismo, formando un nuovo esecutivo che mantenga il veto sull'Udc. Mini-siparietto, sempre prima del voto, tra Bossi e Massimo D'Alema. Il Senatùr all'esponente del Pd: «Allora, che fate?». Secca la risposta: «È chiaro quello che vogliamo fare: cerchiamo di mandarvi a casa. È il compito di ogni opposizione» risponde.
Fonte: Corriere della Sera.
http://www.corriere.it/politica/11_novembr...1b63fbb0f.shtml
Guardate il video. -
O a r s Jr.93™.
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e adesso? apparte lui che era un incompetente e ladro, come tutti del resto, adesso cosa succederà? . -
.e adesso? apparte lui che era un incompetente e ladro, come tutti del resto, adesso cosa succederà?
All'60% andrà Alfano a governare per questi mesi e poi si andrete alle urne, io se devvo votare adesso non voterei nessuno. -
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E adesso a chi addossiamo la colpa se questo paese fa schifo?
comunque io ci credero solo quando lo vedro. -
Bothvar.
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CITAZIONE (salas @ 8/11/2011, 21:09)E adesso a chi addossiamo la colpa se questo paese fa schifo?
comunque io ci credero solo quando lo vedro
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Sottosegretario alla presidenza della repubblica del Truemetal
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Finalmente spero che si vada presto al voto e spero anche che si canditi vendola . -
nicklionx.
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spero che si dimetta al più presto, almeno così smetteremo di sprofondare nella merda.... il fatto è che nn vedo cmq spiragli di salvezza... ci vuole qualcuno che dia veramente un buon impulso alla rinascita del paese... ma almeno io non ne vedo... . -
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Ahahahahah! Come le racconta lui le battute non lo fa nessuno!
Spero di sbagliarmi.. anche se non vedo chissà che alternative valide... -
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Sinceramente la classe politica è tutta una merda...non importa chi verrà dopo, l'egocentrismo e l'attaccamento al potere della casta politica non permetterà mai di migliorare lo status di questo Paese ormai sull'orlo del collasso. . -
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Sottosegretario alla presidenza della repubblica del Truemetal
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Sinceramente la classe politica è tutta una merda...non importa chi verrà dopo, l'egocentrismo e l'attaccamento al potere della casta politica non permetterà mai di migliorare lo status di questo Paese ormai sull'orlo del collasso.
pero si spera in qualcosa di meglio ovviamente se non ci resta nemmeno quello che possiamo fare ... -
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Si deve sempre sperare in qualcosa di meglio.. se perdiamo la speranza siamo davvero morti.. Alla fine io, come tutti voi non credo che vogliamo un mondo perfetto.. basterebbe stare meglio, anche un po' meglio.. e soprattutto se non si deve stare molto bene, che almeno non si venga presi per il c... . -
Alive `.
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Mah..tanto vale fare come l'argentina nel 2001,dichiarare default. Ripartiamo da zero,magari con una politica protezionistica fra qualche anno riusciremo a risanare il debito e oltretutto,a dar lavoro anche agli italiani che questo,a mio parere,è il maggior problema . . -
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O a r s Jr.93™.
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-se lo stato vendesse i suoi beni (roccaforti, castelli) guadagnerebbe 1700 mliardi di €
-una patrimoniale(chi non paga le tasse con i soldi che evade ci si compra casa e altri beni che vanno intestati quindi pagano per forze, mi dispiace per chi è onesto ma c'è bisogno di soldi)
-riscossione e controllo a tappeto sugli evasori fiscali con addebito del costo dei controlli
-vari tagli (vie le auto blu o comunque una riduzione)
-referendum per il taglio dei parlamentari
-le pensioni uguali per tutti a 67 anni in base ai contributi(compresi politici)
-tagli su lo stipendio dei parlamentari (quelli americani prendo 1/5 di quelli italiani da quel che so )
-UN BELL'ESAME DI COSCIENZA DA PARTE DI TUTTI I CITTADINI: IN QUANTI SI ATTACCANO A CAVILLI LEGALI PUR DI NON CACCIARE UN SOLDO? DI QUESTI IN QUANTI SI LAMENTANO SE POI LO STATO NON HA SOLDI E SI INDEBITA VISTO CHE NON PAGANO?
IN QUANTI SI LAMENTANO CHE I MEZZI PUBBLICI FANNO SCHIFO E POI NEACHE PAGANO IL BIGLIETTO? QUESTO E' SOLO UN ESEMPIO PER FARNE UNO MA SE NE POTREBBERO FARE UNA MIRIADE. -
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ti quoto in tutto tranne che per la pensione a 67 anni perchè io lavoro da 5 anni cm installatore di infissi ho 23 anni è mi è gia venuto uno strappo alla schiena mi spieghi cm ci arrivo a 67? e cmq anche se vogliamo mettere le donne con "stessi diritti" degli uomini loro hanno un'altro fisico e a lavorare fino a 67 per molte è troppo dura se fossi io a fare l'età pensionabile la abbasserei a 63 uomini e 60 donne, cmq la soluzione più immediata dovrebbe essere una riduzione dei parlamentari perchè più di 600 persone a grattarsi per 15000 nn ci fanno niente, basterebbero circa 300 cm in spagna e 150 circa senatori (che ora sn 300 e passa) con stipendio sui 3000/3500 cm in spagna sl con questo l'Italia risparmierebbe milioni di euro .