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damores89.
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E’ avvenuto in Inghilterra il primo arresto e la prima condanna per ‘trolling‘. Il colpevole è Sean Duffy, un ragazzo di venticinque anni che si divertiva a commentare nei social network la morte per suicidio di una sedicenne con frasi ingiuriose e provocatorie.
La pena è stata esemplare: Duffy dovrà rimanere in carcere per 18 settimane e per 5 anni non potrà utilizzare un social network. Inoltre, sarà tenuto – sempre per 5 anni – ad avvertire la autorità ogni qualvolta acquisterà materiale elettronico e dovrà fare registrare ogni dispositivo.
La sentenza è destinata non solo a fare scalpore, ma anche giurisprudenza. Non ci sarà da stupirsi se a questa sentenza ne seguiranno altre dello stesso tipo, benché il reato sia ‘comparso’ solo da pochi anni e sia sconosciuto ai più. La sentenza, in compensa, offre essa stessa una definizione del trolling, ed è la seguente: “Per trolling si intende il provocare tramite mail o chat altre persone con il solo scopo di ricevere delle risposte offensive”.
Il trolling è una pratica che si è sviluppata anni fa nei forum, ma solo nei social network ha assunto proporzioni preoccupanti: Facebook e affini offrono all’utenza una condivisione più alta di informazioni riguardo vita privata e dunque il trolling può investire aree sempre più personali dell’internauta, arrivano a costituire motivo di risentimento ancora maggiore.
Intanto il dibattito si è acceso e l’utenza è spaccata tra chi considera la pena eccessiva o addirittura fuori luogo (il trolling secondo alcuni non può considerarsi reato) e chi la ritiene giusta.
la gente è pazza. -
O a r s Jr.93™.
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il trolling va fatto per moderazione finchè si scherza su cavolate bene però su un suicidio no!
pena eccessiva ma esemplare! punirne pochi per educarne molti. -
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Sottosegretario alla presidenza della repubblica del Truemetal
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ok ha esagerato ma anche la pena non mi sembra da meno cm esagerazione . -
damores89.
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sinceramente, vedersi macchiare la fedina penale per aver mancato di rispetto ad un morto mi pare una cazzata. potevano benissimo multarlo e potrei anche essere d'accordo sul proibire all'uomo l'accesso ai social network per ben 5 anni, ma scontare mesi di carcere per una cosa simile non è esagerato, è assurdo <.< . -
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Sottosegretario alla presidenza della repubblica del Truemetal
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sinceramente, vedersi macchiare la fedina penale per aver mancato di rispetto ad un morto mi pare una cazzata. potevano benissimo multarlo e potrei anche essere d'accordo sul proibire all'uomo l'accesso ai social network per ben 5 anni, ma scontare mesi di carcere per una cosa simile non è esagerato, è assurdo <.<
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Non ho parole per offendere quel giudice che ha dichiarato la sentenza! E' evidente che il ragazzo ha esagerato, ma punire un cittadino per dare l' esempio a molti? no signori! questo è abuso di potere! e basta poco per bannare qualcuno nei social network! internet è un mondo a se! prima di passare per la legge si passa per i circuiti! se la pena esemplare è stata applicata al cittadino, perché non ai proprietari del social network che hanno permesso ciò? . -
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Bene, ora ti buttano dentro per trolling....siamo fottuti.
Se le facessero anche in italia queste cose no eh? Ah, giusto...non ti buttano dentro nemmeno se ammazzi tuo figlio, figuriamoci per trolling. -
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you treat me like a dog and you expect me to smile?? you remind me of a jackass
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tess i tuoi avatar sono sempre più ponooscenici . -
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Nizu non riesco a quotarti quindi... CITAZIONENon ho parole per offendere quel giudice che ha dichiarato la sentenza! E' evidente che il ragazzo ha esagerato, ma punire un cittadino per dare l' esempio a molti? no signori! questo è abuso di potere! e basta poco per bannare qualcuno nei social network! internet è un mondo a se! prima di passare per la legge si passa per i circuiti! se la pena esemplare è stata applicata al cittadino, perché non ai proprietari del social network che hanno permesso ciò?
perfettamente d'accordo, il tipo sarà stato anche una testa di caz*o ma citando un politicoMA SIAM PAZZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII???
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Nobun.
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Guardate che anche in Italia l'ingiuria e la diffamazione sono reati e potrebbero benissimo essere realizzate anche tramite mezzi elettronici quali internet.
Quello che noi sappiamo è solo una parte filtrata dei fatti. Può darsi che la sentenza sia dipesa da fatti eccezionali. Pensate ad esempio se questo tipo avesse intaccato il decoro della defunta diffamandola molto pesantemente (la diffamazione è un reato pure qui lo ribadisco) tanto da ledere pesantemente la immagine di quella ragazza ed offenderne pesantemente la memoria. Secondo voi non è giusto tutelare quella famiglia che già piange la morte della ragazza e che poi si trova a vedere pure la propria cara mistrattata all'inverosimile? Una persona dovrebbe "passarla liscia" solo perché scrive in internet tramite un nick anziché in televisione?
Anche a me fa scalpore la sentenza se la leggo così senza conoscere i fatti (istintivamente sarei intervenuto come voi), ma quello che dico è che magari i fatti sono stati talmente particolari che nel caso in questione quella sentenza potrebbe essere addirittura troppo leggera... e questo noi non lo possiamo sapere.
Cioè... giusto preoccuparsi (visto i vari tentativi in Italia di equipararci alla Cina in quanto a libertà di informazione sulla rete) della libertà di parole e delle strumentalizzazioni, altro è invece ritenere che chi risponda ad internet possa essere "privilegiato" e non rispondere delle proprie responsabilità penali.
Probabilmente non sarete d'accordo con me ma io la penso così, in soldoni: non si può giudicare a pieno senza avere la dimensione concreta dei fatti. Solo "a sensazione" possiamo ritenere la sentenza esagerata (ed "a sensazione" verrebbe anche a me da pensare ciò). -
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bah c'è pure una sottile differenza fra verità e diffamazione! ma come dici correttamente non conosciamo tutti i fatti .-. bah . -
O a r s Jr.93™.
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Guardate che anche in Italia l'ingiuria e la diffamazione sono reati e potrebbero benissimo essere realizzate anche tramite mezzi elettronici quali internet.
Quello che noi sappiamo è solo una parte filtrata dei fatti. Può darsi che la sentenza sia dipesa da fatti eccezionali. Pensate ad esempio se questo tipo avesse intaccato il decoro della defunta diffamandola molto pesantemente (la diffamazione è un reato pure qui lo ribadisco) tanto da ledere pesantemente la immagine di quella ragazza ed offenderne pesantemente la memoria. Secondo voi non è giusto tutelare quella famiglia che già piange la morte della ragazza e che poi si trova a vedere pure la propria cara mistrattata all'inverosimile? Una persona dovrebbe "passarla liscia" solo perché scrive in internet tramite un nick anziché in televisione?
Anche a me fa scalpore la sentenza se la leggo così senza conoscere i fatti (istintivamente sarei intervenuto come voi), ma quello che dico è che magari i fatti sono stati talmente particolari che nel caso in questione quella sentenza potrebbe essere addirittura troppo leggera... e questo noi non lo possiamo sapere.
Cioè... giusto preoccuparsi (visto i vari tentativi in Italia di equipararci alla Cina in quanto a libertà di informazione sulla rete) della libertà di parole e delle strumentalizzazioni, altro è invece ritenere che chi risponda ad internet possa essere "privilegiato" e non rispondere delle proprie responsabilità penali.
Probabilmente non sarete d'accordo con me ma io la penso così, in soldoni: non si può giudicare a pieno senza avere la dimensione concreta dei fatti. Solo "a sensazione" possiamo ritenere la sentenza esagerata (ed "a sensazione" verrebbe anche a me da pensare ciò)
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Per voi è Rayleigh-sama!!
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