La rivista, nata nel 1959 insieme alla rivale Shōnen Sunday, si è affermata soprattutto negli anni settanta grazie alla presenza di autori come Ikki Kajiwara, Go Nagai e Shotaro Ishinomori che, con opere come L'Uomo Tigre, Devilman e Kamen Rider hanno contribuito alla popolarità della rivista in quegli anni. Il dominio sul mercato è continuato fino a che la rivale Shōnen Jump, nata nel 1968, non raggiunse la popolarità nella seconda metà degli anni ottanta. Nonostante ciò lo Shonen Magazine ha pubblicato negli anni numerosi manga di successo come Hajime no Ippo, Kindaichi shōnen no jikenbo e Great Teacher Onizuka negli anni novanta o come Fairy Tail ed Air Gear negli anni duemila. Al momento la serie più di spicco è Blue Lock.
Per quanto riguarda Kanokari ovviamente anche io (ma come credo il 99,99% di chi sia in pari) spero si concluda, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Come ripetuto fino alla sfinimento il problema non è quanto sia rimasto da raccontare ma piuttosto quanto sia rimasto da spremere. Quest'anno supereremo il volume 30, ho scherzato spesso dicendo che per me questo non si ferma prima del 40, spero con tutto me stesso di aver esagerato e non averci preso . Per quanto riguarda altre conclusioni oltre a Bakemonogatari non saprei, il 2022 si è portato via alcune delle serie più lunghe (e popolari) della rivista vedendo la conclusione di FF, Tokyo Revengers e Daiya. Tolto il difficilmente pronosticabile Fumetsu il resto non credo abbia già esaurito quello che aveva da dire e non so quanto possa farlo nel giro di quest'anno (forse KmK?), magari il 2024 più che questo 2023 potrà vedere di nuovo la chiusura di diverse serie "anziane" chissà. Per quanto riguarda i nuovo inizi invece io sono aperto a tutto, oltre le più lunghe le 3 prima citate erano anche probabilmente le più popolari, ben vengano forze fresche che possano farcele rimpiangere meno. Sicuramente mi aspetto una pioggia di romance perché ormai la linea editoriale li prevede e non credo che cambierà finché continueranno ad andare bene, ma spero nel mezzo anche qualche altra novità. Gachiakuta l'anno scorso è stata una bellissima sorpresa, confido in altre sorprese simili. Una potrebbe essere quel Galaxias il cui oneshot era stato piuttosto chiacchierato qualche mese fa. Sull'andamento delle attuali serie invece mi aspetto che Blue Lock continui a raccogliere i frutti dell'attuale adattamento animato diventando (ma forse lo è già) la serie più venduta dell'attuale roster, ma sono curioso di vedere gli effetti dell'anime anche su Shangri-La e Ranger, il trailer di quest'ultimo per inciso mi è piaciuto parecchio. Lato romance sono curioso di seguire l'andamento di Goddess Terrace Cafe, è una serie di cui ho sentito buone opinioni (se non sbaglio addirittura lo stesso Taka ne ha parlato recentemente bene), riceverà anche lei l'anime e chissà potrebbe essere scoperto da tanti.
In chiusura, come l'anno scorso la mia speranza per questa rivista ma più in generale per la Kodansha tutta è che si decidano finalmente ad aprire un servizio simile a Mangaplus della Shueisha. So che la fattibilità non è scontata, ma la Kodansha ha ottime licenze con cui spingerlo e farlo funzionare. E penso che ne trarrebbero tutti beneficio, noi lettori con un modo semplice e legale per scoprire le nuove serie e la Kodansha stessa che potrebbe intercettare più facilmente questo nuovo pubblico.
Confermo, di Goddess ne parlo sempre bene perché mi diverto proprio a seguirla, è probabilmente la mia preferita tra i romance attualmente in corso sulla rivista.
A proposito di serie che secondo me si dovrebbero concludere quest'anno, credo che anche Ayumu sia abbastanza probabile dato che siamo quasi a 200 capitoli e il grosso della storia è stato raccontato.
A través de una filtración, se reveló que el manga escrito e ilustrado por Marcey Naitou, "Amagami-san Chi no Enmusubi (Tying the Knot with an Amagami Sister)", contará con adaptación al anime. El anuncio oficial se daría próximamente. #甘神さんちの縁結び
Io onestamente la serie la leggo, ma senza tutto questo trasporto Sicuramente simpatica, meglio di altre del suo genere sulla rivista, graficamente gradevole ma poi mi fermo lì diciamo.