Wonder Egg Priority

Dopo la scorsa puntata mi è quasi dispiaciuto che non si continuasse con la storyline di Ai.
Quasi. Perché questo episodio incentrato su Rika è stato ottimo nella sua "pesantezza" trattando (dolorosamente bene) un argomento sensibile e delicato, tanto che ho trovato difficile la visione di alcune scene per come risuonavano (in particolare, quella dove la ragazza del culto invita Rika a lasciarsi andare, accogliendo la morte come una liberazione).

Viene approfondito, inoltre, il difficile rapporto di Rika con la madre e mostrato quanto Rika sia più simile alla genitrice di quanto possa immaginare.
A dispetto delle parole della figlia, "that woman" (che con "Daddy" crea una curiosa contrapposizione) non mi è parsa una cattiva persona: si nota chiaramente che tiene a lei (gli auguri, il regalo, la torta) e, probabilmente, la tiene lontana dal padre per proteggerla dato che uno come lui è meglio perderlo che trovarlo.
Si tratta, però, di una donna che si è arresa alla vita: troppo concentrata su se stessa per comprendere i problemi e le sofferenze della figlia, persa nell'alcol, la sua via di fuga dalla realtà.

Questo atteggiamento è molto simile a quello di Rika e si riflette nel suo rapporto con Mannen (i Famigli non mi convincono ancora del tutto ma, almeno, questo è stato funzionale alla storia): la scena della tartaruga che la osserva mentre lei cerca di tagliarsi non è tanto diversa da quella in cui lei rincasa per trovare la madre annegare i suoi problemi nell'alcol.
Il paragone diventa ancora più evidente nel climax, quando Mannen protegge Rika dopo che questa si è arresa... con conseguente realizzazione che lei non vuole diventare come la madre, così focalizzata su se stessa da perdere di vista chi le sta intorno.
Molto bello il messaggio della sua risoluzione che ricorda un po' Stormligh con il suo "First Ideal": Rika riconosce la sua debolezza, riconosce che potrà cedere ancora ma, nonostante tutto, intende continuare a vivere senza arrendersi.
"Strenght before weakness."

Ho molto apprezzato, infine, la piccola riconciliazione con la madre nel finale: il loro rapporto è tutt'altro che risanato, come testimoniano i vari simbolismi all'interno della scena [la torta dalla crema secca, il mangiare separate dal bancone con il lato di Rika pulito (mente chiara) e quello della madre pieno di bicchieri e bottiglie (mente annebbiata)] ma è comunque un inizio.
In particolare mi è piaciuto lo scambio di battute finali che rispecchia l'inizio dove Rika si mette il rossetto (vicinanza alla madre che da valore all'aspetto estetico) per poi subito toglierselo (la sua volontà di non diventare come lei).
Un giorno Rika abbandonerà la madre (perché non vuole finire come lei) ma non adesso.
Perché un figlio protegge il genitore.