Ma non si potrebbe tornare semplicemente alla vecchia tregua che ci fu tra Ucraina e Russia con l'Ucraina che semplicemente rinuncia alla folle idea di unirsi alla Nato?

Ci sono solo due opzioni o inviare armi o non inviarne. Ok.

Proprio la possibilità di un tavolo di negoziati per la pace neanche lo consideri o, se lo consideri, lo metti solo al termine della guerra quando dell'Ucraina praticamente sarà rimasto solo il nome.

Continuo a pensare di essere più io pro Ucraini che tu che col culo degli altri vuoi continuare la guerra. Wra imbraccia il fucile e vai a sto punto almeno sarai coerente con la tua volontà di combattere.

Stanno messi peggio della Basilicata

Ma i fatti la farei volentieri una rivolta e mi stanno sulle palle tutte le grandi potenze guerrafondsie che hai elencato, cioè come pure voi evito di fare distinzioni, non mi piace Putin, né gli USA, né Xi Jimping né Zelensky né la Meloni

Mi manca quando l'argomento principale del topic era la riga.

Ma se manteniamo le armi e continuiamo le guerre non ci sarà mai la pace

Fino a quando esisterà l'uomo ci saranno conflitti. Dai grandi conflitti geopolitici (Ucraina e Russia, Cina e Thaiwan, ecc.) alle piccole liti condominiali.

La domanda è: come li evitiamo e, successivamente, come li risolviamo.

Smoke mi pare di capire che è dell'idea che un bel fucile risolve tutto e quindi gli domando perché all'assemblea condominiale non entra armato pronto a sparare al vicino se questo lo minaccia con il 110 che impegnerà/invadera anche il suo controcorrente e la sua quotidianità.

Da persona sensata mi risponderà che sparare al vicino gli costerebbe una condanna per omicidio e la galera e che non sarebbe proporzionale rispetto al pericolo di attivare nel suo condominio il bonus 110.

Ok.. Ora prendiamo il caso Ucraina e proviamo a capire quello che è successo. L'Ucraina ha una storia che si è anche forgiata sull'essere diversi dalla Russia. È una dinamica tipica: per capire chi sono io devo farlo capendo in cosa sono diverso dall'altro e molto spesso quel diverso dall'altro corrisponde in cosa sono meglio dell'altro. Gli ucraini ricordano bene la carestia che gli fece vivere Stalin e i russi ricordano bene lo schieramento degli ucraini con i tedeschi invasori. Insomma entrambi hanno motivi storici per guardarsi in cagnesco ed essere diffidenti gli uni con gli altri.

Ora fino a quando si parla di storia nessun problema grosso. Ma quando l'Ucraina comincia a discriminare e uccidere i russofoni - gli ucraini che parlano russo e che sono più russi che ucraini - e quando minaccia di entrare nella nato bhe la cosa si fa più attuale e più seria.
Vorrei ricordare che la nato non è un'alleanza politica ma una alleanza militare (un conto è l'UE, un conto è la nato). Se l'Ucraina entrasse nella nato gli stati uniti potrebbero piazzare le loro testate nucleari sotto il muso di Mosca. Se vuoi è lo stesso problema che successe con Cuba ma a parti invertite.

Quindi si uno stato è sovrano e libero di autodeterminarsi ma nei limiti in cui le proprie scelte non mettono in pericolo gli altri. In fondo è un po' come il discorso durante la pandemia: sei libero ma nei limiti in cui non esponi gli altri ai rischi. E se approfondisci l'argomento la Nato non è un club in cui uno si autoinvita ma una alleanza in cui sono i membri ad invitare e a decidere chi ammettere e, fra i valori motivi ostativi, vi è proprio che l'annessione di una nazione non deve avere ricadute dal punto di vista dell'equilibrio nazionale. Qui non stiamo parlando di annettere nella nato l'Austria (che fa parte della Ue ma non della nato) ma un paese attaccato alla Russia.

Ora premesso questo come la risolviamo? Uccidiamo tutti quelli che vogliono l'Ucraina neutrale? Russi e loro soci? li convinciamo a suon di bombe?
Oppure ci mettiamo in un tavolo di trattative?

Volevo semplicemente sottolineare il fatto che non mi sembrano proprio santi gli ucraini, ma in effetti potevo evitare di specificare

Io non invierei le armi a nessuno, ma è assurdo il discorso occidentalista che spesso fanno i media che sembra facciano un distinguo tra guerre importanti e guerre meno importanti: perché l'Ucraina va aiutata e la Palestina no

Concordo con i discorsi di Mr.Wolf e Akarem, sia come ideologia di principio e intrinseca dalla quale non mi smuovo di un millimetro: le armi generano solo altra violenza e si può benissimo ottenere la pace attraverso la dialettica e il dialogo, come ha fatto Gandhi citato da Mr.Wolf

E poi anche gli ucraini hanno le loro colpe, soprattutto per la strage di Odessa del 2014 quando il battaglione neonazista d'Azov bruciò vivi migliaia di filorussi, violando gli stessi trattati di pace di Minsk

Poi per quale motivo mandare armi in Ucraina e non in Palestina dove c'è un popolo come i palestinesi che viene continuamente oppresso da decenni ormai?

Immaginavo ci fossero super cazzole quantomeno apprezzo l'impegno dell'autore nell'inventarle

Comunque Smoke sì, è l'edizione che esce in edicola ogni settimana. Teoricamente è in allegato alla Gazzetta dello sport ma in pratica nessun edicolante ti chiede di comprare il giornale, anzi nemmeno te lo propongono. Ancora una volta rinnovo i miei complimenti a questa collana, le edizioni da edicola sono clamorose