Gomorra - La Serie

"Venit cà! Venitev a pija' o' perdon"

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    #songiochecummann

    peccato non ci fosse nella mia municipalità :ehnono:
     
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    "Secondiglian è mia"
     
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    Altri due ottimi episodi del resto
    quando don pietro la fa da padrone non ce ne per nessuno :com:
     
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    "Je e te avessim' arrevutat' o munn' e tu o sai"

    O' Track
    Mi piace ricordarlo così.

    Comunque episodio fantastico :zizi:
    Ottima l'interpretazione di Marinella, mi è piaciuta come è stata gestita la sua storyline. Lello, invece, ha una fortuna sfacciata... o forse sono quelli del Vico a non essere buoni :0.0:
    Ciro, intanto, avvicina subdolamente Genny ricordandogli che non conterà mai nulla qualora dovesse vincere il padre.

    P.S. Scianel che canta usando un vibratore osceno come microfono :0.0:

    2x10
    "Secondigliano è 'a mia"

    Tutto sta lentamente collassando.
    Saltano schemi e alleanze, con gente che passa da una fazione all'altra e altri che vengono traditi dai nuovi alleati: tutto si sta preparando per quello che si prospetta essere un finale pirotecnico.
    La tensione tra padre e figlio è prossima al punto di rottura: onestamente, non so come reagirà Genny ma, considerando come si sta comportando don Pietro, non gliene farei una colpa.
    Anche Ciro sembrerebbe essere arrivato al limite: probabilmente sente il peso di tutto quello che ha fatto per giungere "in cima" (specie l'uxoricidio). La morte di Rosario deve essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    Patrizia personaggio immenso: non so più che aggettivi usare per descrivere lei o l'attrice. Praticamente regge metà dell'episodio da sola: spettacolari le scene dell'inseguimento (tensione sempre alle stelle) e quando frega la banda di Ciro chiamando Gennaro... devastanti, invece, le parti in cui viene minacciato il fratello.

    Per concludere, quelli del Vicolo non sono proprio buoni: già mi stavo gustando l'agguato a Scianel (con musica a mostro in sottofondo) e quelli se la fanno scappare. OK che poi viene arrestata (alla fine l'ha spuntata Marinella) ma comunque non ci siamo proprio. Spero che, negli ultimi episodi, questa banda di sbarbatelli riesca almeno ad uccidere Lello, vendicando o' Track (ma, vedendoli in azione, ne dubito).


    Edited by Rhaegär - 10/6/2016, 16:10
     
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    i ragazzi del vico senza o'track combinano poco! :rotol: per patrizia concordo pienamente! Grandissimo personaggio. E bellissima la scena di don pietro che chiede di lei e genny gli risponde: "ma tu over faje?" :rotol:
     
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    Che finale ragazzi....
     
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    Penso che non guarderò la terza serie
     
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    Più che altro, con queste condizioni, non saprei cosa potrebbero mai fare nella terza serie. E la seconda non mi è dispiaciuta, ha avuto un altro canovaccio rispetto alla prima. Tra qualche giorno farò una sorta di analisi :asd:
     
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    Per me, a parte alcuni episodi, questa seconda stagione è da dimenticare.
     
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    Per farla breve, la stagione l'ho trovata molto coinvolgente. Non al livello della prima, ma le premesse e gli sviluppi sono stati completamente diversi, quindi non è possibile paragonarle. Se la prima era un'affermazione, ora c'è stato un cambio generazionale definitivo delle nuove leve con la dipartita dei vecchi. I personaggi principali sono stati tutti ottimi ed hanno avuto un'ottima gestione, dalla maturazione di Genny alla caduta di Ciro. Solo Conte probabilmente non è stato sfruttato a dovere, visto l'hype che aveva generato nella scorsa stagione, ma probabilmente proprio la sua morte precoce sta a significare che nessuno è al sicuro, cosa che viene ribadita nel finale con la morte di Pietro. Non importa quanto tu sia protagonista, in questa serie tutti possono morire.

    Da meno non sono stati i personaggi secondari. I top 3 sono stati sicuramente O' principe, O' track e Patrizia: il primo è apparso principalmente in un solo episodio, ma già nei precedenti aveva fatto presagire il suo carisma. Il secondo si è affermato dopo la scorsa stagione, sinceramente per me la scena al buio con lui dal balcone di Malammore rimarrà una delle più epiche della stagione. La terza è durata tutta la stagione passando da comprimaria a protagonista, con una grossa evoluzione, prima da ambasciatrice e poi da vera e propria estensione di Pietro Savastano, riuscendo a portare tutto il peso della puntata dell'inseguimento su di lei. Tanti altri degni di nota, anche se solo comparsate o comunque molto secondari, come O' Cardill, Scianel e nuora, O' Nan e Malammore, che anche apparendo non molto hanno dato una buona impronta allo spettacolo.

    Sicuramente una stagione positiva che conferma quanto di buono c'è stato nella scorsa stagione. Ora il grosso sarà il passaggio di consegne nella prossima. Voto 8+.
     
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    Commento anche io la seconda stagione
    primi episodi molto introduttivi, e poi si passa al grande colpo di scena di Conte. Un pò buttato lì, un personaggio che poteva dare ancora tanto...un'altra svolta a questa stagione l'ha data, imho, sicuramente o'track! Ci voleva un quarto incomodo tra ciro, genny e pietro, ma ha fatto l'errore di allearsi. Al suo posto mi sarebbe piaciuto proprio conte, nel ruolo di incognita :( a parte la grande delusione di conte ho apprezzato moltissimo il personaggio di patrizia, malammore come al solito, o principe, e in parte anche chanel. I negativi sono O' mulatt che ho odiato dal primo minuto, o' zingariell completamente inutile e il figlio di chanel. Ma veniamo al nocciolo della questione:
    La tattica di don pietro è stata fantastica, è partito con il Principe(infatti le sue parole coincidono perfettamente "tu si meglij po juoc mij") e poi da lì è stata tutta una catena che ha distrutto l'alleanza dall'interno! E prOprio in questo sta la grandezza del personaggio! Lo scontro a distanza con ciro è stato impari, l'ha completamente distrutto, e alla fine ciliegina sulla torta con la figlia (una delle scene più forti della tv italiana probabilmente). Per quanto riguarda ciro ha avuto una sorte di involuzione, nel senso che nella primastagione con la morte di attilio, aveva diciamo cambiato la sua indole da "guagliunciell" e pensava più da "boss", e ha fatto di tutto per arrivare al suo scopo. Invece in questa seconda stagione con la morte del Nano ( e anche l'omicidio della moglie ) è stato il contrario:
    Ha rinunciato ad ammazzare altre persone, si è reso conto del limite superato, e voleva sOlo una sorta di pace e uguaglianza. Nella terza stagione mi sa che non lo vedremo più nei soliti panni e lascerà la vita da camorrista. Ha perso su tutti i fronti.
    Per quanto riguarda genny invece ha usato molto la testa, con 2 mosse si è preso roma e anche secondigliano, niente male...peccato che don pietro volesse secondo me lasciargli già tutto e sposarsi con patrizia! Invece ha fatto il figliodiputtana! :argh: perdipiù proprio con ciro che gli ha ammazzato la madre!! :argh: e la coerenza va a farsi fottere. Due puntate prima stava anche salvando il padre dal nascondiglio...e poi chiama il figlio "pietro". Questa decisione proprio non l'ho capita... E non venitemi a dire che è stata colpa della sfiducia del padre, perché don pietro gliene ha data eccome, ma si sa come è andata a finire!

    In sintesi, secondo me:
    Stagione a tratti buona in alcuni episodi, personaggi apprOfonditi psicologicamente, ma alcune scelte narrative da rivedere e buttate completamente a caso. Niente a che vedere con la prima. E senza don pietro e conte hanno perso tantissimi punti e carisma. Nella terza non so cosa aspettarmi, ma probabilmente non la guarderò neanche.
     
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    Concordo con Rada: stagione completamente diversa dalla prima, partendo da premesse differenti che hanno portato ad altri sviluppi. Questo non significa, però, che ci sia stato un calo nella qualità: anzi, a mio avviso, siamo più o meno sui livelli della precedente.

    Dal punto di vista tecnico, si sono mantenuti (se non addirittura superati) i già elevati standard della serie: ottime la regia, la fotografia e le musiche (i Mokadelic sono una garanzia mentre è molto azzeccata la scelta di servirsi di brani di autori nostrani). Per non parlare poi delle interpretazioni degli attori (da quelli principali ai secondari) che costituiscono un vero e proprio valore aggiunto.

    Non si è trattata comunque, di una serie esente da difetti ma che, purtroppo, ha presentato leggere sbavature (a mio avviso) riassumibili in lievi forzature di trama e in una certa tendenza ad "americanizzare" le azioni (scelta forse dettata dall'inaspettato successo internazionale) in contrasto con il generale spirito di realismo della serie: penso, ad esempio, ala conquista del quartiere da parte dei ragazzi del Vicolo che è sì un fatto realmente accaduto ma dubito sia avvenuto con l'organizzazione e la precisione di stampo militare mostrata da o' Track e i suoi (che poi le scene siano epiche è un altro discorso).

    Un'altra cosa che mi lascia pensare, sin dalla prima stagione, è lo scorrere del tempo che non si riesce bene ad inquadrare tra un episodio e l'altro o anche nella stessa puntata (la presenza di episodi 'tematici', in cui viene introdotta, sviluppata e conclusa una sottotrama, non aiuta di certo): voglio dire, tra il 6° e l'ultimo episodio sono trascorsi 9 mesi eppure persenolamente non l'ho proprio percepito un tale lasso temporale (non so se ho reso bene l'idea).

    Ma ripeto, si tratta di piccole imperfezioni che incidono poco sulla qualità globale della serie.
    Perché, alla fine, il vero pregio di Gomorra, ciò che differenzia questa serie dagli altri crime drama, è quello di rappresentare realisticamente e distaccatamente la criminalità organizzata.
    Non esistono criminali "buoni" o "cattivi", non ci sono codici etici o morali che tengano: nessuna azione è troppo vile per non essere commessa e nessun legame talmente forte da non essere sacrificato in nome dell'interesse personale. Da questo punto di vista, i personaggi di Gomorra sono il peggio del peggio: per loro non c'è né perdono né redenzione.

    E la seconda stagione ha ribadito nuovamente questo concetto, specie nell'ultimo episodio, dove si sono toccati i punti più infimi della serie (moralmente parlando). Mi riferisco in particolare a:
    l'uccisione della figlia di Ciro che, seppur prevedibile, è stata di sicuro impatto. La scena in cui Malammore bacia il crocifisso (e ci sarebbe tanto di cui parlare anche sul complesso rapporto con la religione) è tremenda... per non parlare dei fuochi artificiali usati per comunicarne la morte a don Pietro.

    CITAZIONE (enzo1995 @ 20/6/2016, 21:43) 
    Per quanto riguarda genny invece ha usato molto la testa, con 2 mosse si è preso roma e anche secondigliano, niente male...peccato che don pietro volesse secondo me lasciargli già tutto e sposarsi con patrizia! Invece ha fatto il figliodiputtana! :argh: perdipiù proprio con ciro che gli ha ammazzato la madre!! :argh: e la coerenza va a farsi fottere. Due puntate prima stava anche salvando il padre dal nascondiglio...e poi chiama il figlio "pietro". Questa decisione proprio non l'ho capita... E non venitemi a dire che è stata colpa della sfiducia del padre, perché don pietro gliene ha data eccome, ma si sa come è andata a finire!

    In sintesi, secondo me:
    Stagione a tratti buona in alcuni episodi, personaggi apprOfonditi psicologicamente, ma alcune scelte narrative da rivedere e buttate completamente a caso. Niente a che vedere con la prima. E senza don pietro e conte hanno perso tantissimi punti e carisma. Nella terza non so cosa aspettarmi, ma probabilmente non la guarderò neanche.

    E' vero che Conte poteva dare ancora tanto alla serie ma la sua dipartita è stata necessaria per mettere in moto gli eventi di questa stagione: col suo controllo sull'Alleanza era impensabile un'aperta scissione all'interno della stessa e don Pietro avrebbe avuto difficoltà enormi a metterli uno contro l'altro (diamine, ha dovuto aspettare che Salvatore morisse per tornare a Secondigliano). Non la trovo una scelta "buttata completamente a caso".

    Mi trovo completamente in disaccordo, poi, sul rapporto tra Genny e don Pietro: l'intera stagione è stata costruita sul conflitto generazionale padre/figlio e se consideriamo i rapporti sempre più tesi tra i due e la crescente ambizione di Gennaro, una ribellione di quest'ultimo nei confronti del padre era abbastanza prevedibile (e, infatt,i era stata già pronosticata in questo stesso thread).

    Non ci vedo nulla di incoerente, anzi: don Pietro ha raccolto ciò che ha seminato, esasperando il figlio. Così come non è incoerente servirsi di Ciro: per Genny che pensa solo al potere, l'assassino della madre non è altro che una pedina che gli faceva comodo (che, poi, dopo la morte di Mariarita, Ciro è completamente distrutto).
    Ricordo nella prima stagione quando Gennarino non voleva fare affari con Conte e Zecchinetta gli ricorda che "i soldi non hanno bandiere": ecco, questa è l'unica regola che segue il nuovo Genny ed è il motivo per cui non ha ucciso Ciro fino a quando poteva servirsene.
     
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    Che poi io in Don Pietro nellìultima puntata ci ho visto anche un po di rassegnazione, secondo me lui si aspettava di trovare Ciro e sotto sotto anche lui come Ciro aveva perduto ogni ragione di vita una volta esaurita la vedetta (la sveltina con Patrizia per me è stato solo un tentativo di rimpiazzare Imma mal riuscito).
     
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    No, io rassegnazione non ne vedo. Vedo solo sorpresa. Lui sperava di potersi ritirare con la sconfitta di Ciro, magari lasciando tutto a Patrizia o a Genny (non si saprà mai a chi dei due voleva lasciare veramente l'impero). Don Pietro è stato "rassegnato" solo dopo che Ciro gli ha puntato la pistola contro. Don Pietro si stava preparando un nuovo futuro, e l'andare alla tomba della defunta moglie era proprio un modo per staccarsi col passato.
     
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    CITAZIONE (Rhaegär @ 22/6/2016, 11:26) 
    Concordo con Rada: stagione completamente diversa dalla prima, partendo da premesse differenti che hanno portato ad altri sviluppi. Questo non significa, però, che ci sia stato un calo nella qualità: anzi, a mio avviso, siamo più o meno sui livelli della precedente.

    Dal punto di vista tecnico, si sono mantenuti (se non addirittura superati) i già elevati standard della serie: ottime la regia, la fotografia e le musiche (i Mokadelic sono una garanzia mentre è molto azzeccata la scelta di servirsi di brani di autori nostrani). Per non parlare poi delle interpretazioni degli attori (da quelli principali ai secondari) che costituiscono un vero e proprio valore aggiunto.

    Non si è trattata comunque, di una serie esente da difetti ma che, purtroppo, ha presentato leggere sbavature (a mio avviso) riassumibili in lievi forzature di trama e in una certa tendenza ad "americanizzare" le azioni (scelta forse dettata dall'inaspettato successo internazionale) in contrasto con il generale spirito di realismo della serie: penso, ad esempio, ala conquista del quartiere da parte dei ragazzi del Vicolo che è sì un fatto realmente accaduto ma dubito sia avvenuto con l'organizzazione e la precisione di stampo militare mostrata da o' Track e i suoi (che poi le scene siano epiche è un altro discorso).

    Un'altra cosa che mi lascia pensare, sin dalla prima stagione, è lo scorrere del tempo che non si riesce bene ad inquadrare tra un episodio e l'altro o anche nella stessa puntata (la presenza di episodi 'tematici', in cui viene introdotta, sviluppata e conclusa una sottotrama, non aiuta di certo): voglio dire, tra il 6° e l'ultimo episodio sono trascorsi 9 mesi eppure persenolamente non l'ho proprio percepito un tale lasso temporale (non so se ho reso bene l'idea).

    Ma ripeto, si tratta di piccole imperfezioni che incidono poco sulla qualità globale della serie.
    Perché, alla fine, il vero pregio di Gomorra, ciò che differenzia questa serie dagli altri crime drama, è quello di rappresentare realisticamente e distaccatamente la criminalità organizzata.
    Non esistono criminali "buoni" o "cattivi", non ci sono codici etici o morali che tengano: nessuna azione è troppo vile per non essere commessa e nessun legame talmente forte da non essere sacrificato in nome dell'interesse personale. Da questo punto di vista, i personaggi di Gomorra sono il peggio del peggio: per loro non c'è né perdono né redenzione.

    E la seconda stagione ha ribadito nuovamente questo concetto, specie nell'ultimo episodio, dove si sono toccati i punti più infimi della serie (moralmente parlando). Mi riferisco in particolare a:
    l'uccisione della figlia di Ciro che, seppur prevedibile, è stata di sicuro impatto. La scena in cui Malammore bacia il crocifisso (e ci sarebbe tanto di cui parlare anche sul complesso rapporto con la religione) è tremenda... per non parlare dei fuochi artificiali usati per comunicarne la morte a don Pietro.

    CITAZIONE (enzo1995 @ 20/6/2016, 21:43) 
    Per quanto riguarda genny invece ha usato molto la testa, con 2 mosse si è preso roma e anche secondigliano, niente male...peccato che don pietro volesse secondo me lasciargli già tutto e sposarsi con patrizia! Invece ha fatto il figliodiputtana! :argh: perdipiù proprio con ciro che gli ha ammazzato la madre!! :argh: e la coerenza va a farsi fottere. Due puntate prima stava anche salvando il padre dal nascondiglio...e poi chiama il figlio "pietro". Questa decisione proprio non l'ho capita... E non venitemi a dire che è stata colpa della sfiducia del padre, perché don pietro gliene ha data eccome, ma si sa come è andata a finire!

    In sintesi, secondo me:
    Stagione a tratti buona in alcuni episodi, personaggi apprOfonditi psicologicamente, ma alcune scelte narrative da rivedere e buttate completamente a caso. Niente a che vedere con la prima. E senza don pietro e conte hanno perso tantissimi punti e carisma. Nella terza non so cosa aspettarmi, ma probabilmente non la guarderò neanche.

    E' vero che Conte poteva dare ancora tanto alla serie ma la sua dipartita è stata necessaria per mettere in moto gli eventi di questa stagione: col suo controllo sull'Alleanza era impensabile un'aperta scissione all'interno della stessa e don Pietro avrebbe avuto difficoltà enormi a metterli uno contro l'altro (diamine, ha dovuto aspettare che Salvatore morisse per tornare a Secondigliano). Non la trovo una scelta "buttata completamente a caso".

    Mi trovo completamente in disaccordo, poi, sul rapporto tra Genny e don Pietro: l'intera stagione è stata costruita sul conflitto generazionale padre/figlio e se consideriamo i rapporti sempre più tesi tra i due e la crescente ambizione di Gennaro, una ribellione di quest'ultimo nei confronti del padre era abbastanza prevedibile (e, infatt,i era stata già pronosticata in questo stesso thread).

    Non ci vedo nulla di incoerente, anzi: don Pietro ha raccolto ciò che ha seminato, esasperando il figlio. Così come non è incoerente servirsi di Ciro: per Genny che pensa solo al potere, l'assassino della madre non è altro che una pedina che gli faceva comodo (che, poi, dopo la morte di Mariarita, Ciro è completamente distrutto).
    Ricordo nella prima stagione quando Gennarino non voleva fare affari con Conte e Zecchinetta gli ricorda che "i soldi non hanno bandiere": ecco, questa è l'unica regola che segue il nuovo Genny ed è il motivo per cui non ha ucciso Ciro fino a quando poteva servirsene.

    la morte di conte ci sta pure per le conseguenze derivate, ma il modo in cui muore non venirmi a dire che è dignitoso per il personaggio. Farsi infinocchiare così dopo che nella prima stagione ha dimostrato di essere molto, ma molto furbo e una persona intelligente. Quindi per me resta una cosa buttata completamente a caso. Lo si poteva usare in altri modi, come ho già scritto sopra, creando più fazioni. Avrebbero avuto anche più materiale per la terza stagione.
    Per quanto riguarda il rapporto genny-don pietro, cosa si aspettava genny? il boss rimane sempre Don Pietro non dimentichiamocelo... dopo che il padre si è fidato di lui e lui l'ha venduto alla prima offerta buona, da ciro tra l'altro. E da lì " a parol e gennarin p me nun cont chiù nu cazz" è vero che è stato esasperato dal padre, ma anche viceversa genny l'ha deluso. E poi sinceramente il fatto che si metta in combutta con ciro per ammazzarlo è una delle più grandi cazzate che potevano fare, è vero che ciro è stato distrutto completamente e che l'ha usato come pedina, ma cazzo, si ricorda che gli ha ucciso la madre? che fa? gli fa ammazzare anche il padre? . A 'sto punto avrei preferito che lo ammazzasse lui...ancora più incoerente il fatto che lo salvi un paio di episodi prima!! io tutta sta coerenza non ce la vedo... rimpiango la prima stagione.

    p.s per me genny non raggiungerà mai i livelli di don pietro in fatto di carisma e tutto. La serie ha perso tanto.
     
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