La Torre Nera

I primi 4 libri sono senz'altro i migliori, pongono bene le basi di quello che poi sarà l'universo contorto di King con tutti i suoi dentro e fuori, il 5 e 6 sono stati altrettanto intriganti, però la ripresa dopo anni si fa sentire troppo.

Pieno di eventi forzati o buttati quasi a caso, ho apprezzato molte idee come la prigione paradisiaca per i frangitori e l'incontro con King stesso giusto per rompere definitivamente la 4° parete (questo pezzo è più un monologo fatto a mo' di scusa verso i fan), però non ho proprio mandato giù il modo in cui Eddie, Jake ed Oy muoiono perchè sapeva tanto di "non so come levarmeli dalle scatole", non ho mandato giù la fine di Mordred che doveva essere un punto chiave della storia visto che era figlio di due padri e due madri, frangitore più potente mai esistito, mezzo uomo e mezzo ragno, ecc... e poi crepa così.
Ma è stato nelle ultime 100 pagine che King si è rovinato completamente: non esiste che Susannah se ne vada così in un'altro mondo solo perchè non ce la fa più e per stare insieme ad un Eddie ed un Jake che non sono i suoi, la figura dell'Artista è la cosa peggiore che King potesse fare, ragazzo dotato di un potere così immenso tale da permettergli di esiliare addirittura il Re Rosso in un'altra dimensione come se nulla fosse, e poi ultima delusione il Re Rosso stesso, che alla fine nonostante sia un essere antico e dotato di enormi poteri oscuri che mira a distruggere il perno del multiverso alla fine si rivela essere solo un vecchietto che tira bocce di metallo da un balcone

il finale della storia di Roland per come l'ho interpretato io la torre è sia dentro che fuori dal vero mondo centrale di Roland, ossia ogni stanza è sia una parte di una delle sue vite/viaggi sia una sua vita completa; il fatto che lui riinizi il viaggio con il corno del suo vecchio amico mi fa pensare che il vero scopo della Torre sia quello di farti vivere più vite per arrivare a completarti.
Penso questi perchè lui mentre sale nella torre si chiede se sia una spirale infinita e verso la fine si ricorda del suo maestro che gli dice spaventato che lui non cambierà mai e non andrà mai avanti, in effetti questo ha senso visto che andare su all'infinito senza mai vedere la meta è come restare fermi, tuttavia mi hanno fatto pensare due pensieri che Roland fa nel corso della storia: il primo è quando lui dice che l'importante non è morire felici ma soddisfatti ed il secondo è che quando si chiede se ci sia una stanza oltre l'infinità di stanze della torre. Questi due elementi mi hanno fatto riflettere e sono giunto alla mia interpretazione della torre: lui vive tante vite migliorando di volta in volta e salvando sempre più pezzi di se che non dovrà sacrificare più per arrivare ad un momento in cui sarà soddisfatto di se e potrà lasciarsi alle spalle il suo desiderio maniacale per la torre, in poche parole è questa l'ultima stanza, essere soddisfatti e smettere di esserne ossessionato, così potrà andare realmente avanti con la sua vita e morire definitivamente.