Libri

Piaciuto davvero molto, praticamente è una versione rinascimentale fantasy-veneziana di Catch Me if you Can .

Onestamente mi è piaciuto meno del primo libro, è interessante come inizia con il mega furto, ma tutta la parte "ehi andiamo a fare i pirati" l'ho trovata inserita a random, praticamente è un maxi filler che viene accantonato alla fine del libro per risolvere tutto quello che era successo prima in un capitolo scarso...

Beh ragazzi che dire, ho finito questa trilogia e adesso, se ci ripenso, prova molta delusione.

Questo terzo titolo è stato il primo in cui ho davvero pensato più di una volta di interrompere la lettura. Sebbene “Godsgrave” non mi sia piaciuto (e l’abbia fatto notare palesemente), questo per me è stato paradossalmente peggiore in quanto, a parità di qualità, tratta argomenti molto più salienti.
Non so bene come strutturare questa mia valutazione quindi penso che andrò un po' a braccio, partendo da un pensiero che mi è venuto a tre-quarti della lettura.

Principalmente ciò che mi ha infastidito oltre ogni modo è stato rendermi conto di una cosa per me inaccettabile: tutta questa trilogia è un enorme Protagonista-centrismo. La cosa dovrebbe far anche sorridere dal momento che è effettivamente spacciata come “la biografia di Mia” e che quindi questo dovrebbe essere solo il risultato spontaneo delle cose, però questa sarebbe solo una scusa.
In tutta la trilogia i personaggi sono un mero contorno che fanno da sfondo a Mia e che, se non interagiscono con lei, non hanno nessun ruolo o approfondimento [se ripenso a quelle brevi scene in cui ci prova, la prima cosa che mi viene in mente sono quelle poche pagine in cui sono protagonisti Bryn e Alzaonda…solo perché sarebbero morti di lì a poco. Ed è anche una ripetizione narrativa che mi ha portato a sapere immediatamente che fine avrebbe fatto Ammazzaragni, nel finale]. E questo vale per i personaggi “amici”, per gli antagonisti la questione è ben peggiore.
Il Protagonista-centrismo diventa davvero insopportabile, per me, quando questa diventa fondamentalmente un personaggio shonen di quelli brutti brutti. Predestinata (cosa che ho sempre odiato, ovunque), sborona, macchiettistica con le sue frasi fatte anche davanti a divinità e personaggi che in teoria dovrebbero farla riflettere due volte prima di parlare [ormai ho deciso, quando apro una quadra vuol dire che sto riprendendo un evento specifico, così evito di dover inserire 300 punti, per esempio quando se ne esce con la sua manfrina alla Daenerys pronunciando tutti i suoi titoli davanti a Cleo, come una bambina offesa] ma soprattutto inarrestabile. Il suo potere è così grande che ogni evento perde di significato, mai temi per lei, mai pensi che possa non farcela. Al contrario, sai sempre che il suo avversario si salverà solo se non è il momento giusto della trama per farlo morire [Qui invece penso al re dei pirati, inserito davvero senza alcun motivo. Se non fosse esistito non sarebbe cambiato assolutamente nulla].
Lei che parla con Niah e la zittisce facendole ripetere soltanto (AD UNA DEA, quella che hanno pregato per tutto la trilogia, signora dell’omicidio benedetto e tutto il resto) “Eh ma tu sei la prescelta, cioè dai, per piacere ucciditi, su” (addirittura le fa un doppio senso banale e Niah non solo non lo capisce, tanto che Mia deve precisare…ma anzi si incazza e sbatte i piedi come una bambina perché “la mia vendetta è più grossa della tua gne gne”…la dea principale di sto libro…bah)

Dovrei star qui anche questa volta a fare la rassegna di tutti i personaggi brutalizzati: tutta la setta distrutta in un batter d’occhio, specie Mouser, che sembra messo lì a fare il comico (fortuna che almeno ammazzaragni ci prova, anche se solo come deus ex machina per spingere Mia ad andare da Cleo), Solis ucciso da scemo, Drusilla incommentabile dal primo libro, Messer Cortese che fa quello che fa come se vedesse nel futuro, Cleo che sembrava figa ma che, anche lei, si Solisilizza.

Piccolo commento a parte per Tric che non è più lui. Avevo pronosticato un ruolo molto più onirico per lui ed è stato l’esatto opposto, di questo sono stato grato, però non ha senso niente. Lui è tornato dalla morte solo per stare con Mia? Avrebbe mosso gli oceani per lei? Ma che dici Kristoff? Ma lo hai letto il libro che tu stesso hai scritto?
Tric aveva litigato con Mia prima di morire, le aveva persino detto di non volerla più vedere perché si sentiva usato come un burattino per via della notte passata da lui solo per ingannare Jessamine nella prova finale di Canti. Io posso anche saperlo che in realtà lui non la odiava affatto e che era solo deluso…ma che addirittura ritorni dall’inferno per lei e le dedichi tutta la sua esistenza mi sembra completamente insensato. E non era così difficile reinserirlo lo stesso, avesse chiesto a me gli avrei scritto una scena migliore, e lo dico senza superbia: in tutta la sua vita, ad amarlo c’era stata solo sua madre, nessuno che gli volesse bene, folle di vendetta verso suo nonno (cosa a cui teneva più che a Mia, ma invece no, ci serve un altro Deus ex Machina, quindi deve essere un sottone di Mia) sarebbe potuto arrivare al focolare, un breve sguardo a sua madre (kristoff non ci ha pensato) e poi il pensiero che a parte lei non ci sarebbe stato nessun’altro a scaldarlo in quel regno dei morti, che quindi non aveva alcun motivo per volerci restare, specie quando l’unica altra persona ad averlo fatto sentire amato era ancora lì su, tra i vivi. E quindi, spronato dalla dea che aveva bisogno di indirizzargli una guida, fosse riuscito a risalire. Non sottone, ma vero.
La ciliegia sulla torta è lui che si suicida perché non riesce a riprendersi la fica. Ci fosse stata, Mia, col cazzo che si ributtava di sotto. Che scena patetica, specie accostata, in quel piccolissimo capitolo, a quella di Aelius che ho trovato molto bella (seppur ovvia).

E gira e rigira mi ritrovo di nuovo ad aver scritto un sacco con ancora diversi punti da dover toccare. Allora davvero ora faccio toccata e fuga:

- Ashlinn che si pente e si rende conto che non voleva ammazzarlo, Tric. Si però solo dopo che lui è tornato dall’inferno, ha subito oltre al danno anche la beffa di vedere la sua amata nel letto con la sua assassina (che per altro non perde occasione di farglielo notare con frecciatine e accuse ingiuste) e ha fatto notare lei di essere una persona 10 mila volte migliore. Prima neanche una lacrima. Vaffanculo Ash.

- Cloud Corleone che gira e rigira su sto nome che non si poteva sapere…mi aspettavo chissà che rivelazione, chissà quale colpo di scena…almeno una storia o una spiegazione sul motivo per cui non si potesse sapere…e invece boh, si chiamava Bonifacio, Bonifazio, manco mi ricordo, e ce lo dice Jonnen perché a lui gliel’ha detto. Va bene.
- Il tema che, girata la ruota, è passato da assassini a gladiatori a pirati…con tutta la parte loro dedicata, come ho già detto, completamente superflua e inutile. Bastava Claud, senza inserire nient’altro.

- Le morti, morti a tutti i costi. Muoiono tutti, alla fine, praticamente di personaggi di cui conosciamo il nome ne restano in vita tipo 5. Mi piacciono le morti, anche quelle inaspettate che non lasciano per forza qualcosa dietro perché spesso la vita è così e non ti lascia il tempo di dire la frase ad effetto o di fare l’impresa eroica. Ma qui sono tutte vuote e fredde. Le due migliori vengono invece buttate nel cesso perché la madre tiene solo ciò di cui ha bisogno…va beh.

- Altro aspetto che mi ha destabilizzato è stato il fatto che, chiaro come i tre soli, si vede che Kristoff aveva tutta la trama in mente fin dall’inizio, eppure è riuscito a creare un sacco di incongruenze. Non ci spiegano come abbia fatto il culto a sapere dei piani di Mia nel Venatus, non si spiega come faccia Aelius a sapere cosa accade a Mia nella prima parte del libro che scrive (che non è un colpo di scena per nessuno dato che ci dicono chiaramente che non è bordato in giallo) e che, guarda caso, si ritrova ad attaccarsi proprio nello stesso momento in cui lei arriva alla montagna. Ma sui LIBRI ci sarebbero anche altre incoerenze che però ci facciamo andar bene, visto che alla fine è un’idea geniale. Per altro mia che fa esplodere tutto come se sapesse che sarebbero stati tutti lì all’entrata ad aspettarla. Scaeva e il suo rapporto con Jonnen è quasi incomprensibile, tante cose non vengono spiegate, tante altre ora non le ricordo neanche…boh boh boh.

- Ciò che più manca in questo libro sono i dialoghi. Kristoff lo fa anche dire ad Aelius: “non sottovalutare il peso delle parole, Drusilla”, ma il soggetto non doveva essere la signora delle lame, bensì Kristoff stesso. Questo si ricollega alla cosa dei personaggi, ma qui non parla nessuno, io ero sempre lì ad aspettare che qualcuno dicesse qualcosa, è questo il bello dei libri, dei personaggi. Cosa dirà? Cosa saprà? Niente, qui non sa niente nessuno (Cassius, Furian…), né nessuno fa un bel dialogo, carico, pregno. Non mi viene in mente niente se non le frasi dell’autore/Mercurio.

- i colpi di scena sono deboli, ovvi, scontati. Il primo libro era su un livello completamente diverso. Qui brilla davvero solo la scoperta che i libri sono in realtà opera di Mercurio (bellissima idea, penso l’unica)
Ultime due cose, le “due” scene (o tipologie di scene) che mi hanno fatto innervosire e quasi spinto a fermare la lettura:

- Il modo in cui vengono sconfitti Solis e Cleo: veloce, senza pathos, senza dialoghi di spessore (come dicevo poco fa). Dura e cruda forza fisica contro due personaggi che nella forza dura e cruda erano anni luce avanti a Mia. Ok.

- Ash e scena finale: La scena con Ash è quella che mi è piaciuta meno di TUTTI e 3 i libri, senza se e senza ma. Fotocopia con il ritorno di Tric, in un cimitero (come Tric), per dare il contentino (a chi, poi? Ai fan del lieto fine?), davanti ad Ammazzaragni dio solo sa perché (Niah sicuramente le avrà detto “Guarda, vai ad aiutare Mia, però ammazzaragni sta nel cimitero eh, vatti pure a vendicare nel mentre che la città viene rasa al suolo e mio figlio risorge”). Come sapeva che Ammazzaragni sarebbe stata lì? A me non pareva proprio che Tric risorto fosse capace di leggere il futuro/le menti/tracciare la gente. Davvero Ammazzaragni era più importante di Mia in quel momento? No, è che doveva morire anche lei ed ha pensato che quello avrebbe fatto sussultare i fan, meh. Ma soprattutto, Niah non aveva nessun motivo per far tornare in vita Ash, lei era ciò che faceva desistere Mia dal sacrificarsi…e tu che fai? Gliela ridai? Bah
E la scena finale con la prima parte in cui Anais fa capire al padre che bisogna perdonare ed essere buoni…infilandogli due dita negli occhi; più la seconda parte con Mia che torna da Ash perché Anais è buono e caro (però a mia gli occhi glieli lascia, incoerente bastardo) tanto da soddisfare i fan del lieto fine, sono davvero brutte.

Ehhh niente, ho finito di scrivere anche sto papiro, ancora una volta, dopo che avevo detto che sarei stato veloce, ancora una volta a notte fonda, ancora una volta arrivando a metà e rushando tutto il resto per evitare di scrivere per altre ore, lasciando il testo in uno stato pietoso, non riletto e pieno di errori, specie nella forma.

Domani mattina magari lo correggo, sperando che ancora nessuno lo abbia letto

mi scuso poi, come nello scorso commento, con Rhae che me lo ha consigliato e con Tizzoh che lo apprezza molto. Ma questa volta davvero mi sentivo la bocca avvelenata e non sono riuscito ad essere meno cinico di così. Buonanotte amiche e amici, a domani.