Voti e Considerazioni del nuovo capitolo di Shingeki no Kyojin - L'attacco dei giganti

I punti principali sono già stati citati, ne aggiungo alcuni altri forse un po' meno appariscenti, sempre sul presupposto che la traduzione eng che ho trovato sia corretta

1) Ymir. Ok la sua storia, adesso mi è chiaro il perchè delle sue frasi relative al somigliare ad Historia e all'aver una seconda possibilità da sfruttare solo per se stessa. Il tizio che la rese "Ymir" sembra sia poi trasformato nel titano che vedremo prostrarsi a Hilse e scambiarla appunto per Ymir. Un paio di domande:
- dove si trova assieme a Reiner quando scrive la lettera? Che fine ha fatto poi?
- cosa è quella specie di lampo che vede in lontananza quando rishifta?

2)Olè, Sasha è ancora con noi e sta facendo quello che le riesce meglio. Niente di interessante ma oh, è il mio personaggio preferito, quindi evviva Historia sembra invecchiata di 10 anni in pochi giorni...ok le responsabilità dell'essere regina e il contegno regale ma la preferivo decisamente quando ancora battagliava con i bimbi nella sua ultima precedente apparizione.

3) Son rimasti nove membri della Legione Esplorativa. Hanji, Levi, Eren, Mikasa, Armin, Jean, Connie, Sasha e...chi è il tizio dietro a sinistra in questa scan?
http://yonkouprod.com/reader/read/attack-o...en/0/89/page/22
Moblit?

4) Owl e lo spiegone. Non mi raccapezzo più con questa scan
http://yonkouprod.com/reader/read/attack-o...en/0/89/page/31
Chi sarebbero quei "They" che vogliono che il Re faccia pensare alle persone dentro alle Mura che non esiste umanità al di fuori delle stesse? I Marley? In cosa consisterebbe questa "tregua" di cui si parla?

5) Sulla ciclicità degli avvenimenti e sul fatto che Owl nomini Armin e Mikasa...si aprono gli scenari più vari e sono davvero curioso di vedere come l'autore gestirà questa nuova situazione. Come giustamente fatto notare ci sono molti punti da connettere: "A voi in 2000 anni", lacrime di Eren, capelli di Mikasa allungati e persino i mal di testa della Asiatica e alcune sue frasi in cui diceva di aver già visto certe scene.